Lavoro

PORTOVESME: IL 23 GENNAIO NUOVO INCONTRO PER DECIDERE LE SORTI DELLA SIDER ALLOYS

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Per il 23 gennaio la Regione Sardegna prepara il vertice al Mise sulla ripresa produttiva dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, ora di proprietà della svizzera Sider Alloys. La bozza d’accordo era già stata presentata a dicembre dalla sottosegretaria con delega ai tavoli di crisi, Alessandra Todde, al ceo della multinazionale, Giuseppe Mannina, che di fatto confermava le condizioni richieste per il riavvio degli impianti. E cioè: un costo dell’energia intorno ai 28-29 euro, inferiore rispetto ai valori di mercato pari a 53-54 euro.

  Qualche giorno fa, però,  Enel ha chiesto una garanzia sul contratto di fornitura decennale così scontato. Una fideiussione abbastanza pesante che la Sider Alloys non sembrerebbe intenzionata a pagare. Tanto che ha sollecitato l’intervento del governo per mediare. Una soluzione è attesa proprio per il 23, quando si troveranno seduti allo stesso tavolo ministero, azienda, sindacati e Regione.

“È necessario uno sforzo unitario tra azienda, Regione e sindacati per sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme. La vertenza sul prezzo dell’energia e su tutti gli elementi indispensabili a creare le condizioni per il riavvio dell’azienda è alle battute finali e adesso le rassicurazioni del Governo devono trasformarsi in atti concreti”. Lo ha puntualizzato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, che stamattina ha incontrato il responsabile Risorse umane di Sider Alloys, Franco Meloni, i rappresentanti dei lavoratori e i sindacati. La riunione è stata fissata per fare il punto sulle richieste da ribadire nel vertice che si terrà giovedì 23 gennaio al Ministero dello Sviluppo economico a Roma con il sottosegretario Alessandra Todde.

“Vogliamo preparare con la massima attenzione questo incontro che ci auguriamo possa essere risolutivo. I lavoratori aspettano di rientrare al lavoro e tutti insieme dobbiamo fare in modo che gli impegni vengano rispettati”, ha concluso l’assessore Zedda.

Per l’assessore all’Industria Anita Pili “è sostanziale che il Governo riconosca che lo stabilimento del Sulcis è il polo industriale strategico dell’alluminio di tutta Italia, non solo di Portovesme. Difendere e valorizzare in logiche di mercato tale apparato significa pertanto concorrere alla difesa di un segmento portante dell’industria nazionale”.

“La convocazione di giovedì al Ministero – hanno sottolineato le due esponenti della Giunta Solinas – rappresenta un appuntamento fondamentale. Per questo la Regione, unitariamente a tutti gli attori coinvolti, auspica il coinvolgimento di tutte le forze politiche sarde presenti in Parlamento, per il riavvio della produzione e per mantenere il livello occupazionale in un territorio già fortemente in crisi”.

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