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Recovery in Parlamento: Draghi alla Camera poi questa sera al Senato

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Il presidente del consiglio ha illustrato ieri a Montecitorio il contenuto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che farà ripartire l’Italia.

Il voto sul testo, avverrà alla Camera dopo la replica del Presidente Draghi di questa mattina, poi in serata la discussione passerà a Palazzo Madama per proseguire l’iter parlamentare di approvazione. Successivamente il documento tornerà in Consiglio dei Ministri dove riceverà il via libera definitivo per poi essere inviato in Europa rispettando così la scadenza prevista del 30 Aprile.

Nel suo intervento Draghi, ha definito tre obbiettivi principali del recovery, primo fra tutti riparare i danni causati dalla pandemia, che ha visto l’Italia soffrire maggiormente rispetto agli altri paesi Europei.

Il presidente del consiglio ha poi parlato di ulteriori fondi esterni al Recovery Plan, quantificati in 221 miliardi di euro, che saranno comunque oggetto di investimenti, e che verranno destinati prevalentemente alla ripresa economica attraverso l’attuazione di progetti per il rilancio di settori in grossa difficoltà prima ancora della pandemia, per una somma totale tra Recovery e fondi aggiuntivi di 248 miliardi di euro circa che porteranno automaticamente alla crescita del PIL Italiano nei prossimi anni.

191,5 i miliardi da spendere per investimenti che saranno destinati a: Digitalizzazione; Rivoluzione verde e Transizione Ecologica; Infrastrutture e mobilità sostenibile (Salerno Reggio Calabria inclusa),poi Cultura; Coesione; Salute, ma anche telemedicina e digitalizzazione del sistema sanitario, lotta all’abbassamento demografico con sostegno e sicurezza alle famiglie e garanzia dello stato sull’anticipo per i mutui sulle case, proroga del superbonus edilizio, misura mirate a favorire l’imprenditoria femminile, occupazione giovanile e legge quadro in tema di disabilità.

Con riferimento alla Governance il Presidente ha poi spiegato che i veri protagonisti della gestione saranno in particolare gli enti locali e le regioni, oltre naturalmente ai ministeri competenti che avranno l’onere e il dovere di vigilare; sarà anche disponibile una piattaforma digitale per monitorare il buon andamento dell’attuazione del Piano. Proseguendo nel suo discorso Draghi ha parlato di rilancio del mezzogiorno con l’auspicio che diventi terra attrattiva anche per investimenti privati, questo anche per via delle potenzialità non espresse al sud, che secondo Draghi sono decisamente maggiori di quanto si possa pensare.

Infine le riforme: Giustizia e magistratura, ridurre i tempi processuali, creare un sistema giudiziario più efficiente, riformare la pubblica amministrazione con tanto di concorsi, formazione del personale e ricambio generazionale, digitalizzazione e aggiornamento del personale già in servizio, e ancora appalti pubblici e concessioni con l’impegno “affinchè i fondi stanziati non finiscano nelle tasche dei monopolisti”.

In conclusione non è mancato il riferimento allo sport. Draghi, in chiusura, ha ringraziato il parlamento; “sono certo che si riuscirà a attuare il piano, e a prevalere su corruzione e stupidità, il mio non è ottimismo ma fiducia negli italiani”.

di Luca Norco

 

Fonte: diretta webtv Camera.it Comunicazioni del Presidente del Consiglio Draghi

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