Ridiamoci sopra

Ridiamoci sopra: la vignetta satirica “Zelens’kyj colpisce Mosca con i droni”

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Almeno due morti nella capitale russa, mentre nel Kursk le forze ucraine rischiano l’accerchiamento. In Arabia Saudita colloqui per un cessate il fuoco mediato dagli Usa

La guerra in Ucraina ha raggiunto un nuovo punto critico. Mentre Kyiv ha lanciato il più grande attacco di droni mai effettuato contro Mosca, causando almeno due morti, le forze ucraine nel Kursk sono quasi accerchiate dall’avanzata russa. Sul fronte diplomatico, a Gedda, in Arabia Saudita, i rappresentanti ucraini e americani si incontrano per discutere una possibile tregua, in quello che è il primo faccia a faccia dopo lo scontro tra Zelensky e Trump alla Casa Bianca. Gli Stati Uniti chiedono all’Ucraina di cedere territori come condizione per un accordo di pace, mentre Kyiv propone un cessate il fuoco parziale nei cieli e nel Mar Nero.

L’attacco coi droni nella notte

Sul fronte bellico, l’Ucraina ha lanciato nella notte tra lunedì e martedì il più grande attacco con droni mai effettuato contro Mosca. L’operazione ha coinvolto 91 velivoli senza pilota diretti sulla capitale russa, parte di un’offensiva più ampia con 337 droni lanciati contro diverse regioni della Russia. Almeno due persone sono morte e tre sono rimaste ferite, mentre sette appartamenti in un edificio residenziale sono stati danneggiati. Il raid ha provocato la sospensione dei voli in tutti gli aeroporti della capitale. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha collegato l’attacco alla visita di una delegazione dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

di Salvatore Battaglia

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