Le farmacie nell’ultimo periodo sono sovraffollate da cittadini che vogliono ritirare il referto del tampone Covid. Il punto però è legato al fatto che con la tessera attiva, il referto può essere visionato da casa sul FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico)
Alcuni hanno riferito che sarebbero state le stesse strutture della Asl a suggerire di recarsi in farmacia, circostanza poi smentita dall’Ats.
Diversi assistiti, dopo aver fatto il tampone a seguito di sintomatologia o tracciamento si sarebbero recati personalmente in farmacia.
Federfarma, già lo scorso 20 ottobre, aveva chiesto all’ATS un intervento volto a trovare una soluzione che consenta al cittadino di poter avere accesso al referto con modalità alternative, ricordando che le farmacie hanno la responsabilità di tutelare sia i cittadini sia i propri dipendenti, rispettando rigorosamente la normativa disposta per fronteggiare la pandemia.
L’Assessorato alla Sanità ha diramato degli indirizzi secondo cui “in alcun modo il cittadino deve interpretare la necessità di disporre di un’identità digitale come un motivo per violare la quarantena (per esempio recandosi in ASSL o in farmacia per attivare la propria tessera sanitaria o ritirare fisicamente il referto)”.
Federfarma ha quindi invitato le farmacie a sospendere cautelativamente il servizio di ritiro referti del tampone Covid-19 in farmacia per i cittadini soggetti a tracciamento o con sintomatologia. Questo per tutelare la salute dei cittadini e dei farmacisti.
Francesco Danero, presidente Federfarma Cagliari e Sud Sardegna ha affermato: “Stiamo attivando circa 1500 tessere sanitarie al giorno. Vista la situazione, sarebbe utile che la Regione implementi un meccanismo di delega meno restrittivo per l’attivazione delle tessere sanitarie. Una volta che la tessera viene attivata, il cittadino può attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico anche da casa in autonomia e il referto COVID è consultabile anche tramite il medico di famiglia o il pediatra. Auspichiamo la collaborazione di tutti gli operatori sanitari, pubblici e privati, per soddisfare le esigenze dei cittadini e promuovere l’utilizzo del Fascicolo
Sanitario Elettronico a tutela della comunità”.
Attualmente, sul sito della Regione si legge infatti che l’attivazione
per delega è consentita solo in caso di malattia che renda impossibile recarsi agli sportelli di attivazione per un tempo superiore ai tre mesi ed è necessario presentare un certificato medico non riportante la diagnosi.
Per gli assistiti asintomatici e non soggetti a tracciamento, le farmacie restano disponibili ad attivare in farmacia sia la tessera sanitaria sia il Fascicolo Sanitario Elettronico; resta possibile il ritiro referti nella generalità dei casi.
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