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Roma Capitale della Fede: Parlamentari e Leader Religiosi tessono la trama del dialogo globale

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Si è conclusa alla Camera dei Deputati la Seconda Conferenza Parlamentare sul Dialogo Interreligioso, un vertice senza precedenti che ha riunito 650 delegati da 100 nazioni sotto l’egida dell’Unione Interparlamentare (IPU). Obiettivo dichiarato: trasformare la diversità religiosa da potenziale conflitto a pilastro della pace, nel solco del tema “Rafforzare la fiducia e abbracciare la speranza per il nostro futuro comune”.

Numeri che Parlano: Una Rete Mondiale di Speranza  

L’evento, organizzato da IPU, Camera dei Deputati, Senato italiano e l’ONG Religions for Peace, ha segnato record di partecipazione:

– 68 Stati membri IPU + Parlamento Arabo e Parlamento Europeo

– 26 leader religiosi e 70 ONG tra cui UNESCO, Alleanza delle Civiltà ONU

– 88% dei delegati ha definito “urgente” un piano contro l’odio religioso digitale.

Il Grido di Marrakech: Dalla Teoria all’Azione 

Dopo la prima edizione del 2023 in Marocco, la Conferenza di Roma ha ereditato lo spirito del Comunicato di Marrakech, che lega il dialogo alla difesa dei diritti umani. Il Presidente dell’IPU, Tulia Ackson (Tanzania), ha lanciato un monito: “Vediamo dolore nel mondo e divisioni sociali. Dire sì al dialogo non è un’opzione, è l’ultimo baluardo della nostra umanità”.  

Voci Profetiche: La Sfida della UPF 

In prima linea il Dr. Tageldin Hamad, Presidente della Universal Peace Federation:

La pace non si impone dall’alto: nasce quando saggezza politica e intuizione spirituale camminano insieme“.  Hamad ha ricordato la proposta del 2000 dei fondatori UPF (Dr. Moon e Dr. Hak Ja Han) per un Consiglio Interreligioso all’ONU – idea oggi rilanciata come risposta alla crisi globale di valori.

L’UPF, in italiano “Federazione Internazionale per la Pace”, è un’organizzazione non governativa, senza fini di lucro, indipendente da qualsiasi governo e con diverse sedi a livello globale. Si propone di promuovere un mondo di giustizia e di prosperità; una condizione sociale e politica priva di tensioni e di conflitti; e la valorizzazione della vita, diritto e bene inestimabile di ogni essere. E’ un’ONG con status consultivo generale presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC).

 Sessioni Tematiche: Il Cuore Operativo 

Sei workshop hanno tradotto in azioni concrete la visione:

– Convivenza pacifica (moderato da Abu Dhabi Peace Forum)

– Libertà religiosa e diritti delle minoranze

– Educazione alla pace – con focus sul 70% di giovani under 30 esposti a hate speech online

– Donne nella vita pubblica – solo il 22% dei leader religiosi è femmina

– Sfide digitali – +300% di discorsi d’odio in 5 anni (dati UNESCO)

 Il “Comunicato di Roma”: 4 Pilastri per i Parlamenti 

Adottato nella storica Aula di Montecitorio, il documento impegna i legislatori a:

– Rafforzare le leggi sulla libertà religiosa

– Combattere l’odio online con sanzioni transnazionali

– Istituire sessioni parlamentari dedicate al dialogo interreligioso

– Investire nell’educazione alla pace nelle scuole.

 Il Vaticano Chiama: Le Tre Sfide del Papa 

Nell’udienza speciale, Papa Leone XIV ha elevato la politica a “nobile forma di carità”, citando San Tommaso Moro come modello. Le sue direttive ai leader:

– Promuovere il bene comune difendendo gli emarginati

– Tutelare la libertà religiosa come anticorpo ai fondamentalismi

– Governare l’IA – “Il progresso non può svendere la dignità umana”.

 Conclusioni: La Scommessa sul Futuro 

Mentre i conflitti religiosi infiammano 40 paesi (dati IPU 2025), Roma lancia un esperimento di diplomazia spirituale. “Non bastano leggi e trattati”, chiosa Hamad. “Servono leader che ascoltino il grido dei senza-voce: è lì che nasce la pace vera”. La prossima tappa? Un summit all’ONU per rendere permanente il dialogo tra Stati e fedi.

Fonte: Vocidipace.it

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