“Per la Regione Sardegna, Sa Die è la giornata di tutto il popolo sardo e quindi da festeggiare in tutta l’Isola”. Lo ha detto l’assessora della Pubblica Istruzione e Cultura, Ilaria Portas.
“Sa die de sa Sardigna è un appuntamento importante – ricorda l’assessora Ilaria Portas – e la Regione Sardegna quest’anno ha deciso di finanziare i tre Comuni simbolo che sono Cagliari, Alghero e Bono. Noi pensiamo che sia necessario non solo conoscerei fatti che portarono alla cacciata dei piemontesi e ricordare, ma far capire l’importanza del 28 aprile e trasmettere alle giovani generazioni il significato di questa giornata particolare. Quindi occorre che anche nelle scuole si ricordi e si studi la nostra storia, coinvolgendo i ragazzi. Grazie alla sensibilità del Presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, accoglieremo i ragazzi delle scuole nell’emiciclo per la celebrazione ufficiale”.
“Il mio sogno – prosegue l’assessora regionale della Cultura – è quello che Cagliari torni a essere il teatro dei moti rivoluzionari, come era stato negli anni in cui era stata istituita la giornata del popolo sardo. Perché per noi che quella rappresentazione l’abbiamo vissuta, è stato come immergersi nell’atmosfera di orgoglio, di rivoluzione del popolo sardo. Spero che in questi cinque anni del nostro mandato di riuscire a riportare a Cagliari anche quella rappresentazione scenica”.
L’evento dell’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 contro il governo sabaudo sarà ricordato attraverso concerti e convegni. Le rievocazioni, oltre all’insurrezione popolare avvenuta a Cagliari il 28 aprile 1794, saranno dedicate a due figure storiche di rilievo in quegli anni: Giovanni Maria Angioy di Bono, magistrato e rivoluzionario e Vincenzo Sulis, notaio e comandante della milizia popolare.
Fonte e immagine: Regione Sardegna
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