A San Giovanni Suergiu la politica sembra aver smarrito il senso della verità e della responsabilità.
Nel pieno della polemica sulla cava di Su Girì de Sa Murta e sulla richiesta di realizzare un impianto di smaltimento per rifiuti speciali non pericolosi, arriva una durissima presa di posizione dei Socialisti di San Giovanni Suergiu, che accusano la sindaca Elvira Usai di aver taciuto, omesso e in alcuni casi distorto informazioni fondamentali ai cittadini.
Il comunicato non risparmia nulla: dalla gestione amministrativa opaca, alle contraddizioni emerse nel Consiglio comunale, fino al richiamo diretto al Presidente della Provincia, Mauro Usai, invitato a revocare l’incarico di Portavoce affidato alla stessa sindaca.
Ma al di là delle accuse puntuali, c’è un punto che colpisce più di tutti: il silenzio del Partito Democratico locale.
Perché il PD cittadino, che pure siede in maggioranza e conosce bene le carte, non ha ancora preso una posizione chiara di fronte a una vicenda che mette in discussione la trasparenza, la coerenza e la credibilità dell’intera amministrazione?
Il rischio è che l’inerzia diventi complicità, e che il silenzio – più delle parole – racconti di un partito incapace di distinguersi, di esercitare controllo politico, di difendere l’etica pubblica davanti ai cittadini.
In un momento in cui la fiducia verso le istituzioni è ai minimi storici, l’assenza del PD dal dibattito non è solo una scelta tattica: è un segnale politico preoccupante.
Di seguito il comunicato integrale dei Socialisti di San Giovanni Suergiu, che ripercorre con dovizia di dettagli la vicenda della cava, gli sviluppi amministrativi e le gravi responsabilità attribuite alla sindaca e alla sua giunta.
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“I socialisti di San Giovanni Suergiu sono convinti che le informazioni distorte o non veritiere sono un male sociale che porta verso il qualunquismo politico e verso la disaffezione istituzionale e che informare correttamente i cittadini sia un dovere sacro che va perseguito con forza ed estrema convinzione. Chi non ama la verità non può essere un degno rappresentante del popolo e ne la sua azione politica può definirsi giusta e trasparente.
Il tormentone di questi ultimi mesi è la richiesta presentata all’Assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna per la “costruzione di un impianto di smaltimento controllato per rifiuti speciali non pericolosi” nella cava di argilla, caolino e bentonite, in località Su Girì de Sa Murta, nei pressi della frazione di Is Urigus, nel comune di San Giovanni Suergiu.
Un po’ di storia non guasta mai, sempre utile a chiarire il momento storico soprattutto a chi continua a comunicare date e periodi a naso tanto per confondere furbescamente le idee:
- La cava è stata autorizzata a seguito di un’istanza presentata da una ditta di Sant’Antioco in data 28.12.1998 e denominata “Monserrato” che ottiene una concessione di coltivazione mineraria di 55 Ettari, è facilissimo, nonostante la sindaca attuale abbia secretato il voluminoso fascicolo annunciato in consiglio comunale, definendolo frutto di una sua “ricerca personale”, verificare le date ed arrivare anche all’amministrazione che governava il paese in quel periodo storico;
- Dopo alcuni passaggi di proprietà e di un lungo periodo di mancata coltivazione, la cava viene acquistata dal titolare della Ekosarda con rogito notarile datato 11 Agosto 2016, è bastata una semplice visura storica per avere un quadro chiaro.
- In data 05.01.2018 la Ekosarda presenta istanza per la coltivazione del giacimento di argille e vulcaniti che viene autorizzata con determina n. 904 del 20.12.2018 a cura dell’Assessorato Regionale all’Industria. È curioso leggere nell’autorizzazione che la richiesta è stata pubblicata all’Albo Pretorio del comune di San Giovanni Suergiu datando il referto 17.10.2018 senza opposizioni e che la stessa determina affermi che il Comune di San Giovanni Suergiu non abbia espresso il parere di conformità urbanistica nei 60 giorni previsti e che tale mancato parere nel procedimento prescinde dall’intesa. Vale a dire che chi tace acconsente!!!
- Dopo alcune insistenti voci a partire dal 2023, in data 25.07.2025 viene pubblicata all’Albo Pretorio del Comune, preceduta da un silenzio assordante, la richiesta per la realizzazione dell’impianto di smaltimento e solo il 26.07.2025, per far tacere le affermazioni di un nostro compagno che ha reso di dominio pubblico la richiesta, la sindaca è apparsa in una veemente intervista pubblicata sui social.
I fatti recenti:
Per il giorno 30.07.2025 è stato convocato il Consiglio Comunale e, su proposta della minoranza, è stato inserito all’ODG un nuovo punto riguardante la richiesta di realizzazione dell’impianto di smaltimento controllato. Discusso con voto unanime al primo punto, ha visto il voto unanime contrario, compreso il voto del consigliere Dott. Mario Cocco, che rappresenta ufficialmente il Partito Socialista Italiano.
Dopo le solite affermazioni propagandistiche, la sindaca Elvira Usai ha fatto intendere di essere stata all’oscuro, fino alla data del 25.07.2025, del procedimento autorizzativo in corso; tali affermazioni hanno suscitato meraviglia e suggerito al nostro consigliere la necessità di far chiarezza ed ha chiesto, preannunciando la sua incredulità, se la Ekosarda, che opera da diversi anni nel nostro territorio, non abbia mai manifestato, anche informalmente, le proprie intenzioni di presentare il progetto di cui si stava discutendo. La reazione della sindaca è stata inaccettabile, definendo la domanda del consigliere esercizio mentale inutile e anche becero dal punto di vista della normativa e che tale domanda lo avrebbe reso ridicolo agli occhi del consiglio e del pubblico in ascolto.
Nel rispondere la sindaca ha comunicato anche di avere trasmesso nel mese di Settembre 2024 alla Regione Sardegna (naturalmente senza aver informato preventivamente il Consiglio), la richiesta di inserimento del sito della cava come area idonea per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Di tale proposta si è trovata traccia in un articolo dell’unione sarda datato 29.03.2025.
La sindaca ha ribadito nell’assemblea pubblica del 06/08/2025 quanto affermato durante il consiglio comunale del 30.07.2025.
Cosa si è poi scoperto:
- Che la richiesta per la realizzazione del sito di stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi è stata depositata in Regione in data 14.02.2025;
- Che la Regione Sardegna, rispettando i tempi previsti dalla procedura di VIA, ha comunicato agli enti interessati l’inizio del procedimento (PAUR) in data 21.02.2025, prot. 5806, già in nostro possesso alla data dell’11.09.2025, e dal comune negato, tramite PEC, in data 09.2025, per poi fornirlo ad integrazione, al consigliere Dott. Mario Cocco, in data 02.10.2025, senza protocollo regionale e senza protocollo comunale d’ingresso, a seguito di richiesta di accesso agli atti presentata in data 02.09.2025. Dei fatti sopracitati è stata data la massima informazione a mezzo stampa e tramite i social.
L’inchiesta Pubblica:
In genere le inchieste pubbliche, nei procedimenti PAUR, si svolgono in un clima di confronto serio e democratico e rappresentano un momento di alto confronto tecnico dove, se possibile, si apportano motivazioni valide utili a modificare e/o respingere il progetto in esame.
Invece si è rilevato:
- L’impedimento ai tecnici presenti di illustrare il progetto, così come previsto dalle regole di inchiesta pubblica;
- L’intervento demagogico della sindaca, veemente ed arrogante, quasi a voler offuscare le sue responsabilità;
- L’intervento di un cittadino di Portoscuso, Angelo Cremone, privo di alcuna domanda, osservazione o proposta di natura tecnica rispetto all’inchiesta, servito solo ad esprimere il suo personale ridicolo desiderio di vedere Elvira Usai futura sindaca del Comune di Portoscuso.
- L’intervento di un certo Innocenzo Satta, privo di qualsiasi domanda, osservazione o proposta di natura tecnica rispetto all’inchiesta, servito esclusivamente, prima a far conoscere ai presenti la sua profonda amicizia e i ripetuti contatti fra lui ed Elvira Usai, e poi a manifestare l’auspicio di vedere quest’ultima eletta sindaca del Comune di Iglesias. Ha precisato, cosa molto importante come contributo all’inchiesta, di averla invitata a visitare il costruendo impianto di smaltimento rifiuti della Smartsoa S.r.l. di Villacidro. L’intervento, inoltre, è servito a millantare la sua mansione di rappresentante legale della Smartsoa Srl, e noi creduloni siamo andati a fare una visura camerale della società da dove si è scoperto che fosse un semplice procuratore.
Comunicato della Ekosarda:
In aiuto alla trasparenza, in data 19.10.2025, arriva un articolo sul giornale Ajonoas che ha riportato integralmente un comunicato dell’amministratore delegato della Ekosarda Srl che, confermando molti nostri sospetti, dichiara:
- Che nessuna azienda investirebbe centinaia di migliaia di Euro in studi e progettazioni, rivendicando i contatti con il comune, definendoli preventivi e corretti e di non aver mai commissionato o autorizzato, nel sito di sua proprietà, studi o progettazioni riguardanti impianti fotovoltaici;
- Di aver avuto, in data 03.05.2023, un primo incontro informale con la sindaca per illustrare, a cura di un tecnico incaricato, le linee generali del progetto;
- Che si è tenuto un secondo incontro ufficiale, in data 05.08.2024 tra i tecnici Ekosarda e la sindaca che si è avvalsa della presenza dell’assessora comunale all’ambiente e di altri due assessori; in tale occasione pare sia stata fornita una copia cartacea del progetto e si dichiara inoltre che nell’incontro si sia parlato delle sofferenze del bilancio comunale, della bonifica della ex centrale di Santa Caterina e delle possibili ricadute economiche positive per l’amministrazione comunale e per la cittadinanza;
- Nel comunicato, in forma interrogativa, si seminano molti dubbi ai quali non è pervenuta nessuna risposta né smentita da parte della sindaca, sulla presenza di Innocenzo Satta ai lavori dell’inchiesta pubblica, spacciatosi come rappresentante legale di una società facente capo alla Riverso Spa, di proprietà di un certo Francesco Colucci, e quali rapporti fossero intercorsi tra la sindaca ed il Satta che possano aver modificato il suo atteggiamento riguardo all’impianto di smaltimento.
Conclusioni e chiarezza:
- La sindaca Elvira Usai non ha raccontato la verità ai suoi concittadini, ricordando il più illustre personaggio di Collodi. Tale comportamento è di estrema gravità. Per questo dovrebbe dimettersi e ritirarsi a vita privata, avendo dimostrato in questi anni tutta la sua incapacità ad amministrare il nostro comune.
- È certificato che anche l’assessora all’ambiente Camilla Melis sia stata, non essendo intervenuta in Consiglio in aiuto alla smemorata sindaca, in perfetta sintonia con il personaggio di Collodi, rafforzando col suo silenzio le menzogne della Usai.
- Sono quasi identificabili i due assessori maschi, non essendo stato chiamato in causa il vicesindaco; anch’essi complici nell’aver nascosto la verità dei fatti. Di questi due assessori sarebbe opportuno fornire i nomi alla collettività.
- Sarebbe opportuno che anche gli altri consiglieri di Maggioranza informassero i nostri concittadini sulla loro dubbia posizione, in particolare se sono complici delle menzogne e omissioni della sindaca o se sono vittime innocenti al pari dei cittadini di Is Urigus e dell’intera popolazione del nostro comune.
Due domande lecite dal punto di vista politico:
- Come mai il Partito Democratico di San Giovanni Suergiu, alla luce dei fatti che conosce abbondantemente, non ha ancora deciso di abbandonare questa maggioranza e continui, ciecamente, a sostenere l’assessore Efisio Locci?
- Come è possibile che il neo eletto Presidente della Provincia, politico di lungo corso ed abbastanza navigato, non ha valutato attentamente la nomina di Elvira Usai a sua portavoce, essendo la nominata ormai nota per il suo trasformismo politico, sempre a caccia di un posto al sole, pronta a candidarsi anche per la gestione di un condominio, e che svolazza da sinistra a destra e da destra a sinistra, senza pudore e senza dignità. Gli suggeriamo la revoca immediata onde evitare che la sua immagine venga contagiata dal noto proverbio “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.
Consigli e richieste:
- Che la sindaca Elvira Usai, la sua giunta e la maggioranza che la sostiene, rimettano immediatamente il loro mandato nelle mani degli elettori, in quanto hanno raccontato menzogne e falsità all’intera comunità di San Giovanni Suergiu, cosa indegna per chi amministra la cosa pubblica in rappresentanza del popolo;
- Che il neo-Presidente della Provincia revochi immediatamente il delicato incarico conferito come sua portavoce ad Elvira Usai, a vantaggio della salvaguardia della propria immagine nei confronti dell’intera comunità del Sulcis Iglesiente.
In conclusione
Ai cittadini di Is Urigus chiediamo di riflettere sui fatti sopra citati, in particolare sul fatto che le concessioni minerarie che hanno dato vita all’attuale situazione sono frutto della condotta politica scelerata di Elvira Usai. Ai cittadini del nostro comune garantiamo, così come comunicato dalla portavoce della Presidente della Giunta Regionale Alessandra Todde, che tutto il procedimento autorizzativo dell’impianto di stoccaggio proceda nel pieno rispetto delle norme e delle leggi vigenti.”
Fonte: comunicato stampa

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