Il circolo di Sinistra Futura di San Giovanni Suergiu rompe il silenzio e interviene con decisione sulla vicenda della possibile attivazione dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi in località Is Urigus.
In un comunicato diffuso nelle ultime ore, il gruppo politico esprime forti critiche verso l’amministrazione comunale, accusata di aver gestito in modo poco chiaro la pratica legata alla ditta Ekosarda s.r.l. e di non aver ancora fornito risposte convincenti alle accuse pubbliche avanzate dall’azienda.
Sinistra Futura si schiera così a fianco dei cittadini di Is Urigus, dichiarandosi contraria alla costruzione della discarica e chiedendo trasparenza, vigilanza e rispetto delle procedure ambientali.
Nel documento, il circolo tocca anche un tema di natura etica e politica più ampio: quello dell’incarico provinciale conferito alla sindaca Elvira Usai. Pur riconoscendone la legittimità formale, Sinistra Futura solleva dubbi di opportunità e di coerenza, richiamando la “questione morale” evocata da Enrico Berlinguer e sottolineando come, in una fase così delicata per il paese, la priorità dovrebbe essere il pieno impegno verso la comunità locale piuttosto che l’accumulo di ruoli istituzionali.
Con toni fermi ma argomentati, il circolo conclude ribadendo la necessità di una politica trasparente, credibile e radicata nei bisogni reali dei cittadini, prendendo così le distanze dall’attuale gestione amministrativa.
Di seguito il comunicato stampa integrale:
“Il circolo di San Giovanni Suergiu, visti gli ultimi avvenimenti riguardanti la situazione politica cittadina, intende chiarire la sua posizione rispetto alla vicenda della possibile attivazione dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi in località Su Giri De Sa Murta ad Is Urigus.
In linea con il comunicato stampa del Partito Socialista, alleato di Sinistra Futura all’interno dei banchi della Provincia, chiediamo chiarezza sulle gravi mancanze di questa amministrazione comunale nella gestione maldestra e poco chiara della vicenda che riguarda sia l’autorizzazione rilasciata alla ditta Ekosarda per la cava nel 2018, sia la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) formulata dalla ditta sopracitata per la cosiddetta “discarica di Is Urigus”.
I cittadini di San Giovanni Suergiu meritano di sapere la verità, anche perché le pesanti accuse formulate dall’amministratore unico della ditta Ekosarda s.r.l., Gian Pietro Ibba, non sono state ancora state smentite ufficialmente dalla Sindaca, lasciando quindi parecchie ombre sul suo operato.
Lo meritano in primis i cittadini di Is Urigus, ai quali va tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio alla lotta che stanno sostenendo e a cui promettiamo di vigilare affinché siano rispettate tutte le procedure necessarie ad una corretta gestione sulla possibile concessione del VIA da parte dell’Assessorato all’ Ambiente della Regione Sardegna e una attenta verifica delle autorizzazioni dichiarate dalla ditta richiedente.
Lo merita anche la politica, perché in questo momento storico in cui si ripone sempre meno fiducia nei rappresentanti delle Istituzioni bisogna dare risposte chiare e veritiere e non nascondersi dietro a comodi silenzi che lasciano nella popolazione dubbi e incertezze, generando così sentimenti di disaffezione e allontanamento dalla politica stessa.
Per queste ragioni e per il comportamento poco lineare e trasparente dell’amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu, ci dichiariamo CONTRARI alla costruzione di una discarica a Is Urigus, e ci rivediamo totalmente nel voto contrario espresso dall’opposizione in particolar modo dall’esponente del partito socialista che ha rappresentato anche noi in questa circostanza.
Altra nebulosa questione è quella dell’incarico conferito in provincia alla Sindaca di San Giovanni Suergiu, un atto tecnicamente e giuridicamente legittimo, ma viene spontaneo introdurre delle considerazioni di etica professionale, sulla linea di quanto diceva Enrico Berlinguer, che si contraddistinse per essere un fermo sostenitore della “questione morale”. In riferimento appunto alla degenerazione della politica italiana che trasformava i partiti da luoghi di idee a macchine di consenso e di interessi personali, che avrebbe potuto portare a una gestione clientelare delle cariche pubbliche e a un miscuglio tra politica e interessi privati.
Ognuno è libero di fare le proprie scelte, e la sindaca Elvira Usai è libera di fare ciò che ritiene più opportuno per sé e per la sua carriera politica, ma il paese, vista la situazione preoccupante in cui si trova allo stato attuale, ha sicuramente più bisogno di una rappresentanza adeguata e concentrata circa i suoi abitanti che di una portavoce della provincia.”

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