Da più parti si alza forte la voce contro la possibilità che i possessori delle seconde case in Sardegna, che vivono nelle zone rosse, sbarchino sull’isola. Anche il consigliere regionale in quota Psd’Az, Fabio Usai, si dichiara preoccupato soprattutto su “quello che sta accadendo nelle ultime ore sul fronte dei controlli negli scali portuali e aeroportuali sardi, con centinaia di passeggeri che approdati nell’isola rifiutano di sottoporsi ai test sul Covid-19 e, letteralmente, fanno perdere le proprie tracce, è inaccettabile. Allo stesso modo dell’eventualità che nelle prossime settimane, soprattutto a cavallo delle feste pasquali, venga permesso l’arrivo nell’isola di migliaia di persone, posseditrici di seconde case, provenienti dalle zone rosse del Paese e quindi potenzialmente più a rischio per un’eventuale positività al Covid-19.”
L’invito del consigliere sulcitano è indirizzato direttamente al Governatore sardo “Sollecito fortemente il Presidente della Regione Christian Solinas, ad adoperarsi per incalzare il Governo nazionale e gli altri organismi istituzionali (quali Prefetture e forze di polizia) ad amplificare i controlli e a rendere obbligatorio sottoporsi a tampone diagnostico, per evitare che gli enormi sforzi compiuti dal popolo sardo, ovvero da tutti noi, per classificare la nostra isola in “zona bianca”, e quindi per mantenere un accettabile grado di libertà personale e lavorativa, non siano vanificati dal comportamento irresponsabile di chi approda in Sardegna e rifiuta di sottoporsi al test. Nonché da provvedimenti di legge incomprensibili e potenzialmente dannosi come quello che permette l’esodo delle persone dalle “zone rosse” verso quella “bianca” come la nostra.”
“Il Presidente – conclude Usai – intervenga rapidamente e concretamente verso il Governo nazionale affinché utilizzi ogni leva in suo possesso per potenziare, tramite le forze di polizia e l’introduzione dell’obbligatorietà dei test diagnostici per chi arriva nell’isola, i controlli nei porti e negli aeroporti sardi; per evitare che ci siano persone che irresponsabilmente si sottraggano ai controlli sanitari e per chiudere gli scali d’arrivo nell’isola a chi proviene dalle “zone rosse”.”
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