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Scudetto Inter, Marotta: “Grandi meriti di Conte”

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Lo scudetto numero 19 per l’Inter arriva con 4 giornate di anticipo, complice il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo. Entusiasta, tra gli altri, l’amministratore delegato Beppe Marotta.

Le sue dichiarazioni a Sky Sport direttamente dalla sede dell’Inter: “Bisogna celebrare questo successo. Il gap che c’era con la Juve era notevole e consistente due anni fa, quest’anno la vittoria a 4 giornate dal termine non è tanto per demeriti altrui, quanto per meriti nostri. Potremmo arrivare a 94 punti, quindi abbiamo marciato a grande velocità. Conte ha grandissimi meriti, lui è stato vincente da allenatore e calciatore prima, ha trasmesso valori importanti ai ragazzi. Di loro nessuno aveva quasi vinto titoli, Lukaku ieri era molto emozionato, per lui è un traguardo straordinario. Il merito va dato a Conte che ha portato tutta la sua esperienza all’Inter“.

Antonio Conte – “Ho una filosofia tutta mia. Credo che sia meglio prendere un giocatore in meno e un allenatore bravo piuttosto che a un giocatore in più e un allenatore scarso. La retribuzione che ha è in sintonia col suo palmares. Non dimentichiamo che noi avevamo Spalletti che è un ottimo allenatore. Ho proposto Conte all’Inter perché ritenevo fosse la persona giusta al momento giusto. Già a Torino avevamo vinto insieme 3 scudetti“.

Ciclo all’Inter – “Lui come allenatore dà ampie garanzie. La situazione post pandemica ha problemi notevolissimi sul piano economico-finanziario, dobbiamo fare aggiustamenti nel costo del lavoro. Come ha detto Antonio, parleremo più avanti del futuro. Ora parliamo di questo momento magico e godiamocelo. Sarebbe bello poter vincere anche l’anno prossimo lo scudetto per la seconda stella“.

Sfoghi – “Nel calcio di oggi i problemi sono quotidiani. Io conosco benissimo Conte, lui ha fatto così per stimolare la società. Lui vuole andare forte e forse noi andavamo a rilento, era uno stimolo il suo, per arrivare a qualcosa di importante. Preferisco dica le cose in faccia piuttosto che la mancata sincerità“.

Prossima festa – “Noi facciamo il nostro percorso, abbiamo visto che il gap con l’egemonia della Juve è stato colmato, ma le difficoltà iniziano con la nuova stagione. Non so cosa accadrà alla Juve, ma non dimentichiamo Milan, Napoli, Lazio e Atalanta. L’Atalanta partirà tra le favorite l’anno prossimo, può consolidare il suo calcio“.

Addio Juventus – “C’è stata una risoluzione consensuale. Quando la proprietà ha esigenze e c’è un confronto trasparente, può andare così. Credo sia anche un fatto fisiologico. Agnelli oggi è un presidente manager, Paratici era un ragazzo, è giusto così. Giusto che la proprietà tracci la sua strada. Io accetto le sfide, con l’Inter è iniziata subito una nuova sfida. Il sabato sono andato via dalla Juve e la domenica ho ricevuto la chiamata di Zhang”.

Acquisti – “Devo sottolineare che Ausilio è il direttore sportivo, Antonello ci aiuta molto nella gestione quotidiana. L’acquisto più difficile è stato quello di Lukaku, ma il ruolo importante lì l’ha svolto Conte, che ha dato ampie garanzie sul giocatore e anche lì Antonio è stato vincente“.

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