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Sider Alloys: insoddisfatti i sindacati all’incontro con l’assessora. Fabio Usai (Psd’az) “Tempo scaduto, non si può più tergiversare.”

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Si dichiarano insoddisfatti le sigle sindacali dei metalmeccanici che stamani hanno incontrato l’assessora regionale all’industria Anita Pili sulla vertenza Sider Alloys. I nodi da sciogliere sono quelli relativi al costo dell’energia e quello dei circa 20 lavoratori della manutenzione ai quali non è stato rinnovato il contratto, e degli 85 rientrati in cassa integrazione. Inizialmente il confronto sarebbe dovuto avvenire in videoconferenza, poi le sigle sono state invitate nel palazzo dell’assessorato. “Purtroppo non c’è alcuna novità”, ha dichiarato all’ANSA Rino Barca (Fsm), “non ci resta che auspicare che si risolva la questione legata al prezzo dell’energia, considerato che l’azienda non ha ancora firmato il contratto con Enel”.

Alla riunione ha partecipato anche il consigliere regionale del Psd’Az, Fabio Usai, eletto nella circoscrizione del Sulcis Iglesiente “Voglio ribadire con forza – dichiara Usai – che le risorse economiche pubbliche stanziate per il revamping e il riavvio dello smelter devono essere spese nell’interesse di tutti i lavoratori coinvolti e del territorio. Come Regione siamo molto attenti a ciò che sta accadendo e siamo impegnati per ciò che ci compete, in piena collaborazione con le organizzazioni sindacali, a vigilare e a stimolare il governo nazionale, vero titolare della vertenza, affinché faccia chiarezza sulle reali intenzioni di Sider Alloys. E ove queste non fossero sufficientemente chiare e concrete, ad adoperarsi in ogni modo e verso ogni direzione, per tutelare gli interessi dei lavoratori.

Nella mattinata il sindaco e il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai e Daniele Reginali, hanno incontrato i lavoratori impegnati nell’ennesimo sit-in davanti allo smelter ex Alcoa.

Intanto, i rappresentanti di Fsm Cisl, Fiom, Uilm e Cub, hanno fatto sapere che lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme continuano.

 

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