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Un libro e un’idea: D’amori, di delitti, di passioni – PellicanoCult

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L’idea di Vito Davoli di far rivivere una casa editrice e un nome ormai storico come quello di Pellicanolibri, traducendolo in PellicanoCult, mi ha sorpreso e affascinato, come se il lavoro svolto per tanti anni riprendesse – in qualche modo – vita anche se, in effetti dal ’92, si è trasferito (per esigenze economiche) unicamente in libreria che, in altro modo ha proseguito alla diffusione del libro con il medesimo impegno: segnalare gli autori e gli editori meno appariscenti e diffusi. Riprende, quindi, con questa antologia di poeti di diverse lingue, un percorso (o tentativo) di fare in modo che questo virus non abbia fine. (Beppe Costa)

Dalla prefazione di Vito Davoli: Quando è stato organizzato questo incontro di poesia fra fine gennaio e inizio febbraio e si è deciso di intitolarlo d’amori, di delitti, di passioni, probabilmente più di qualcuno si è posto qualche domanda su quella parola delitti. Perché? Apparentemente risulta difficile inserire un termine come quello nel contesto di un consesso poetico. Apparentemente, appunto.

Perché se la poesia, fra le altre cose (e sono infinite) è anche quello strumento straordinariamente efficace per muoversi all’interno dello scandaglio dell’animo umano – talmente efficace da far impallidire anche le scienze psichiatriche – allora quella parola ha ragion d’essere anche e soprattutto in relazione all’amore e alla passione. Che, per quanto generici, sono termini che sintetizzano proprio la straordinarietà della vita umana stessa e la capacità dell’uomo di approcciare ad essa: con amore, che è la porta d’accesso a qualunque altra stanza dell’“edificio” in cui l’uomo abita su questa terra; con passione, che è l’intensità, la velocità, la voglia, quell’indefinibile impulso a sacrificare parte di se stessi senza alcun ritorno perché si percepisce di ottenere già un utile incommensurabile nel momento stesso in cui si compie e ci si dedica. E allora i delitti afferiscono a tutto ciò che va fuori da questi binari: delitto è trascorrere l’esistenza fuori o al di là di queste direttrici di amore e passione, che sono quelli immediatamente percepibili e identificabili nell’altro/a che accompagnano la nostra esistenza, il compagno o la compagna, ma che sono anche – e forse soprattutto – quelli verso l’altro da sé, il contesto nel quale l’io genera e modella se stesso, i mille specchi nei quali riflettersi per ottenere l’immagine identitaria dell’imprescindibile rapporto con ciò che ci rende quelli che siamo al di là della sola individuale percezione di noi stessi…].

 […Quando è stato organizzato questo incontro di poesia fra fine gennaio e inizio febbraio non era ancora scoppiata la guerra in Ucraina e nessuno di noi avrebbe mai immaginato quanto di quelle tre parole, proprio delitto, di lì a poco, sarebbe stata quella che meno avrebbe avuto bisogno di puntualizzazioni.

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ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8420347911 – pagine 220,  € 13,90

 

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