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UTA: CON CORAGGIO SILVIA MANDAS RIAPRE LA SUA ATTIVITÀ

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La tanto sospirata Fase 2 è ormai partita, si riaprono le attività e si cominciano a fare i conti sui mancati incassi ma anche sulle spese per poter riavviare in sicurezza le imprese, dalla piccola a quella più importante. Ma sono specialmente le micro imprese, quelle formata anche solo dal proprietario che dovranno faticare di più per recuperare i mancati introiti. A Uta, Silvia Mandas, titolare del bar caffetteria “ESseVu Caffè” ha riaperto con entusiasmo “Dopo due mesi di chiusura senza incassare un centesimo, ho dovuto spendere nuovamente per regolarizzarmi e ripartire, purtroppo solo con l’asporto. Gli incassi sono crollati quasi dell’80%, una situazione veramente insostenibile. Senza pensare al modo in cui serviamo i nostri clienti, – prosegue la titolare – sembra quasi di mandarli via perché non consumino dentro il locale. Questa e la dura realtà delle piccole attività nonostante abbiano dato anima e cuore, trascurando anche la famiglia per tutelare il lavoro.” Non manca la grinta all’imprenditrice Utese e con sacrificio ha ripreso il duro lavoro di chi scommette sulle proprie capacità. Occorrerebbe un aiuto da parte delle istituzioni magari azzerando alcune tasse comunali o permettere di sfruttare i marciapiedi adiacenti alle attività senza che sia pagato il suolo pubblico “Credo – insiste Silvia –  che per tutti sia importante per lavorare al meglio, almeno poter mettere dei tavolini all’esterno del bar in modo che si possa far consumare ai clienti ciò che acquistano, chiaramente rispettando le distanze di sicurezza. Noi abbiamo anche un servizio di gelateria ed è veramente brutto vedere i clienti accomodarsi per consumare  il gelato nei gradini dei portoncini. Sarebbe un grande aiuto se il Comune concedesse il suolo pubblico a chi, come noi, non l’ha mai potuto avere. Adesso è essenziale per il periodo che stiamo attraversando.” Il pensiero principale la barista lo dedica ai suoi clienti e ai suoi colleghi “Ringraziamo comunque i nostri carissimi clienti per il sostegno anche morale che ci stanno trasmettendo. Abbiamo riaperto non quanto per il guadagno, ma per continuare a dare il nostro servizio. Auguriamo a tutte le attività  una buona ripresa sperando che per tutti si sblocchi presto qualcosa.”

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