A seguito di attività di controllo nelle aree forestali protette dei Monti dei Sette Fratelli, lo scorso aprile il personale della Stazione Forestale di Campuomu impegnato in un posto di controllo aveva fermato un veicolo con a bordo due persone. La documentazione dell’auto, intestata a un autonoleggio, presentava delle incongruenze che ha indotto gli inquirenti a eseguire un più approfondito controllo del numero di telaio del veicolo, dal quale è risultato che l’autovettura (una SMART) era stata rubata a Cagliari nel 2019; il veicolo inoltre aveva le targhe di un’altra vettura dello stesso tipo, ma non rubata.
LE INDAGINI
La vettura, sottoposta a sequestro, era stata noleggiata da una persona inconsapevole dello stato dell’auto. Le successive indagini condotte dal personale della Stazione di Campuomu con il coordinamento del Pubblico Ministero dott. Marco Cocco della Procura della Repubblica di Cagliari, è emerso che un’organizzazione specializzata nel riciclaggio di auto rubate, composta da 5 persone di cui alcune pregiudicate, si appoggiavano a degli autonoleggi per trarne dei profitti.
Nei giorni scorsi gli uomini di diversi reparti del Corpo Forestale della provincia, su delega dell’Autorità giudiziaria, hanno eseguito diverse perquisizioni nella città di Cagliari presso abitazioni, esercizi di autonoleggio e annessi locali garage.
I RISULTATI
L’operazione ha portato al sequestro di altri due veicoli rubati (FIAT 500) di cui uno intestato a una società di autonoleggio ma in realtà nella disponibilità della moglie di uno degli indagati, e risultato rubato all’inizio dell’2020 a discapito di una nota concessionaria di Cagliari. All’automobile era stato alterato il numero del telaio e installata la targa di un veicolo simile, anche in questo caso intestato a un autonoleggio.
Inoltre presso un garage, nella disponibilità del titolare di un autonoleggio, è stato sequestrato uno scooter rubato la sera prima a un professionista cagliaritano. Lo scooter era già smontato e pronto per la vendita dei relativi pezzi.
Nel locale sono stati trovati e sequestrati arnesi per il furto di veicoli (spadini), nonché materiale di interesse investigativo che dimostra l’attività di alterazione della documentazione dei veicoli.
I reati contestati sono quelli del riciclaggio e ricettazione, puniti con pene da 4 a 12 anni di reclusione.
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