Costume e societàPrimo Piano

10 settembre, Giornata Mondiale Prevenzione del Suicidio

Condividi

La Sardegna, nel triennio 2015-2017, al secondo posto in Italia per numero di persone che si è tolta la vita. L’Associazione Telefono Amico Cagliari OdV, presente nel territorio della Sardegna fin dal 21 aprile 1971, supporta le persone in difficoltà

Ogni anno nel mondo circa 1 milione di persone si toglie la vita. Questo quanto riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).  In Italia, nel triennio 2015-2017 sono 11.934 le persone che si sono suicidate. Di queste 491 sono decedute in Sardegna. Considerando solo i dati del 2017, nell’Isola ci sono stati 168 casi, ossia il 4,24% del totale nazionale, dei quali 139 maschi (pari all’82,74% del totale isolano) e 29 donne (pari al 17,26%). Se si confrontano con il numero degli abitanti residenti, si ricava il cosiddetto “quoziente di mortalità” che pone la Sardegna, purtroppo, al secondo posto in Italia per numero di suicidi, dietro solamente alla provincia di Trento. Infatti, come si legge in una nota informativa del Telefono Amico di Cagliari OdV, mentre la provincia di Trento si trova all’1,19 per ogni 10.000 abitanti, la Sardegna fa registrare un quoziente di 1,15, seguita dal Friuli Venezia Giulia all’1,11, dall’Emilia Romagna con l’1,09 e dalla Valle d’Aosta ferma all’1.

Tutte le altre regioni italiane hanno un quoziente inferiore ad 1. Non si hanno dati disaggregati per regione per quanto riguarda le fasce di età. In termini totali si può affermare che nel 2017 sono stati 566 i casi di suicidi di persone tra i 15 e i 34 anni (468 maschi e 98 donne); 1.984 hanno riguardato persone tra i 35 e i 64 anni (1.529 maschi e 455 donne), mentre oltre i 65 anni  sono state 1.409 (di cui 1.094 maschi e 315 donne). (Dati forniti dall’Associazione Telefono Amico di Cagliari)

Il suicidio è citato fra le prime 20 cause di morte nel mondo

Il suicidio è citato fra le prime 20 cause di morte nel mondo per tutte le fasce di età. Il fatto ancor più preoccupante è la diffusione tra i giovani, per i quali rappresenta la seconda causa principale di morte, dopo gli incidenti stradali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera il suicidio “un problema complesso, non ascrivibile ad una sola causa o ad un motivo preciso, accomunati dalla disperazione, dall’isolamento e dall’assenza di speranza.”

Durante il lookdown dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid19, il suicidio è stato protagonista di eventi di cronaca riconducibili all’isolamento, alle difficoltà economiche e all’incertezza che stiamo vivendo.

Storia

Nel 1999, L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva lanciato la sua prima campagna per la prevenzione del suicidio con il programma SUPRE. Ad esso era associato uno studio internazionale, il SUPRE-MISS, che aveva coinvolto paesi del mondo nei quali non era mai stata condotta alcuna ricerca sul problema. Tra questi: la Cina, il Vietnam, l’Iran, il Brasile e il Sudafrica, e altri paesi con alti tassi di suicidio, quali l’Estonia, la Svezia e l’Australia. A Stoccolma, nel 2003, venne lanciata la prima giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. Un’iniziativa che in origine fu promossa dall’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio (AISP) e che fu riconosciuta dall’’Organizzazione Mondiale della Sanità. ( Fonte ONU).

L’Associazione Telefono Amico Cagliari OdV

L’Associazione Telefono Amico Cagliari OdV è presente nel territorio della Sardegna fin dal 21 aprile 1971.

Attualmente fa parte, assieme ad altri 12 Centri, della Rete Nazionale “Cevita” che offre un servizio di ascolto telefonico a persone in stato di disagio emozionale, nell’arco delle 24 ore, giorni festivi compresi.

La Rete Nazionale opera con modalità di assoluto anonimato, garantito sia a coloro che chiamano sia ai volontari, i quali prestano la propria attività in modo assolutamente gratuito.

L’attività dei Centri, pur tra le difficoltà causate dalla pandemia di Covid-19, è proseguita senza interruzioni per permettere a coloro che ne abbiano avuto necessità, di trovare i volontari pronti ad ascoltare le diverse problematiche, fossero essere di natura sanitaria, economica o di relazionalità in generale.

Poiché l’attività svolta riguarda il prestare ascolto telefonico, può succedere che chi chiama manifestando intenzione suicide, poi decida di desistere oppure non si abbia più occasione di sentire la stessa persona.

E’ da evidenziare, inoltre che, nella società attuale, si tende a tutelare la persona deceduta a causa di suicidio e, quindi, le statistiche sono sempre da interpretare in modo “sensibile”.

Gli ultimi dati statistici raccolti dal Cevita, sempre in forma anonima, sono, attualmente, in fase di elaborazione e aggregazione degli stessi.

Di seguito vengono esposti, perciò, i dati elaborati dall’Istat, relativamente al triennio 2015-2017, riguardanti esclusivamente i casi conclamati e, come precisato in precedenza, tenendo conto di eventuali cause della morte differenti da quelle dovute al suicidio. La statistica prende in considerazione le fasce di età a partire dai 15 anni.

Diventare volontari

L’Associazione di Telefono Amico rivolge un appello a quanti desiderassero entrare a far parte del loro Centro di Volontariato.

Ogni anno vengono effettuati corsi di formazione e preparazione propedeutici e finalizzati all’ascolto telefonico delle persone che si trovano in stato di disagio emozionale o che soffrano di solitudine o vivano problematiche di relazionalità.

Per partecipare ai nostri corsi è sufficiente inviare una mail all’indirizzo ta.cagliari@tiscali.it, fornendo i propri dati e recapito telefonico o inviare un sms al numero 3701282173.

[ultimate_author_box user_id="17" template='uab-template-2']

Comment here