Cultura

25 MAGGIO 2020: GIORNATA INTERNAZIONALE DEI BAMBINI SCOMPARSI

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Dal 1983 ad oggi la situazione è allarmante. Infatti i dati forniti da Telefono Azzurro affermano che circa 8 milioni di bambini scompaiono ogni anno, cioè 22.000 bambini al giorno.

Il 25 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale dei bambini scomparsi.

La Giornata celebrativa è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio del 1979, e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul terribile fenomeno che colpisce il mondo dell’infanzia e che riguardava tutti i Paesi del mondo.

Con il termine “scomparsi” si intendono tutte le situazioni in cui si perdono le tracce di un bambino o di un adolescente. Si tratta di minori che scompaiono per molteplici cause.

Bimbi e adolescenti contesi da genitori separati, magari di diversa nazionalità, che vengono rapiti. Sequestrati da pedofili o dalla criminalità organizzata per sfruttamento sessuale o traffico di organi umani. 

Si tratta di un vero esercito degli invisibili. Di questi bambini e adolescenti, probabilmente, non si saprà mai più nulla. Purtroppo ci sono tanti bambini per i quali non è stata fatta nessuna segnalazione.

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani

“Il 25 maggio deve essere la giornata dell’urlo disperato dei bambini di cui non si sa più nulla. Ma lo sappiamo bene e lo sappiamo tutti che non può essere certamente il giorno dei miracoli! – scrive in una nota il CNDDU Non basta parlarne solo una volta l’anno, il preoccupante fenomeno dei bambini scomparsi richiede responsabilità e soluzioni reali. E’ opportuno che si formino sempre più, nei Paesi in cui il fenomeno è presente, forme di cooperazione e di coordinamento tra le varie forze in campo per permettere di agire fin da subito in modo repentino ed efficace. È opportuno non calare mai l’attenzione e intensificare i protocolli di tutela dei minori di natura globale del Centro Internazionale dei Bambini Scomparsi e Sfruttati (ICMEC).

Sul sito Global Missing Children’s Network è attivo un database dei bambini scomparsi in Italia. Sono bambini e adolescenti di cui le famiglie hanno completamente perso le loro tracce, sono storie d’infanzia mai dimenticate che hanno colpito il cuore del Paese.

Il CNDDU non ama i nomi collettivi perché ritiene che sia fondamentale dare valore all’identità della singola persona che va distinta, rispettata e protetta sempre, specie quando è lontana da Giustizia, Diritto e Libertà. Per questo noi cerchiamo sempre di dare un nome e una voce agli ultimi, ai dimenticati, a coloro che vivono senza la protezione del Diritto, a coloro che hanno vissuto e sono morti per ideali di Giustizia e Libertà. E anche oggi con grande dolore, ma anche con umana speranza, vogliamo scrivere i nomi dei nostri figli scomparsi, perché il Nostro Paese non può dimenticarli, perché le famiglie non possono rassegnarsi.

La proposta del CNDDU

Nessuna dimenticanza e nessuna rassegnazione per Denise Pipitone (scomparsa a Mazzara del Vallo nel 2004), Angela Celentano (scomparsa su Monte Faito nel 1996), Mirella Gregori (scomparsa a Roma nel 1983), Emanuela Orlandi (scomparsa a Roma nel 1983), Mariano Farina e Salvatore Colletta (scomparsi a Palermo nel 1992), Sergio Isidori (scomparso a Macerata nel 1979), Domenico Nicitura (scomparso a Roma nel 1993), Pasqualino Porfidia (scomparso a Caserta nel 1990), Alessia e Livia Shepp (scomparse in Italia nel 2011).

Il CNDDU invita i docenti della scuola italiana di ogni ordine e grado a celebrare questa tragedia altamente umanitaria ricordando i bambini e gli adolescenti scomparsi a tutti i loro studenti per sensibilizzare, partendo dai giovani e attraverso i giovani, tutta l’opinione pubblica e le istituzioni affinché nessuno venga dimenticato e ci sia più impegno per ritrovarli.

“L’iniziativa che proponiamo -scrive la Prof.ssa Rosa Manco CNDDU – è la creazione di un Collage-Database dei bambini scomparsi per permettere a tutta l’opinione pubblica di associare ogni volto di un bimbo al suo nome e alla sua città di riferimento. E per permettere soprattutto di mutare l’immobile rassegnazione di molti in speranza propositiva.

L’Hashatg della giornata è #RITROVIAMOLI.”

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