Musica Italiana

“A un giorno di distanza”, il commovente video di Vincenzo Romano

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MILANO – “A un giorno di distanza” è il commovente video di Vincenzo Romano distribuito dalla network major Vevo. Il cantautore ha diverse pubblicazioni all’attivo, ed è uscito da qualche settimana “Incollati”, la special edition di “Millennials”, l’album d’esordio. La regia del video ufficiale di “A un giorno di distanza” è stata affidata a Fulvio Bramante. Il risultato è un video dal look cinematografico, direttamente girato in bianco e nero. L’effetto è come entrare in una pellicola di Alejandro Jodorowsky e tutto il pianeta teatrale che orbita attorno all’autore. Partendo dal testo, sappiamo che la canzone è una dedica alla nonna dell’artista scomparsa da poco.

Dalla prima immagine capiamo che i particolari inseriti e gli oggetti utilizzati non sono messi lì per caso, ma hanno un loro peso e un significato allegorico specifico. L’immagine di una signora, la nonna di Vincenzo, che dalla descrizione sappiamo che si chiamava Olga, in una televisione antica, sul retro delle scatole da trasloco. La nonna recita una poesia napoletana che tradizionalmente viene recitata poco prima di addormentarsi. Il cuore che batte e poi si arresta farà partire le prime note del brano. Al posto della tv ora c’è un bambino vestito da Zorro, le maschere del teatro entrano, proprio nelle prime note distorte del pianoforte, scomparendo nel corpo del piccolo a sottolineare la passione del teatro che nascerà in lui.

Sulle scatole compariranno per qualche secondo dei ricordi della nonna. Si spegne tutto prima del ritornello. Ecco Vincenzo Romano che ha preso il posto del piccolo Zorro, il fumo che aumenta nella stanza simboleggerà il tempo che passa e l’atmosfera più pesante del presente. Ed è qui il momento centrale della poetica dell’artista, quando sulla seconda strofa entreranno due maschere neutre teatrali che inizieranno a portare via le scatole correndo e danzando a tempo di musica. I due mimi usciranno di scena portando via di peso l’artista, il tempo della conservazione dei ricordi è finito, resterà solo il fondo nero.

Colpo di scena. Il fondo si apre ed entriamo in un vero e proprio teatro, di spalle il piccolo Zorro davanti a un sipario. Il sipario del teatro si spalanca e sul palco c’è la nonna di spalle che rimarrà una figura irraggiungibile per il bambino, nonostante la sua mano tesa a tentare di toccarla. Buio. Il resto è nella nostra immaginazione. Saranno nuovamente insieme? Magari si, o magari il bambino ha iniziato il suo percorso sul palcoscenico in quella distanza eterna di “un giorno” che tenderà quel filo invisibile che lo lega per sempre alla nonna.

Il regista Fulvio Bramante, con precisione ed esperienza ha saputo trasformare la scrittura in immagini poetiche e stile da cinema d’autore, con personalità unica sia nel ritmo che nella scelta delle inquadrature. Un accurato e minuzioso lavoro che è stato realizzato anche sulla fotografia e le luci. Assistenti alla regia: Edoardo Bramante, Martina Marocco. Operatore di macchina: Edoardo Bramante. Fotografia: Fulvio Bramante, Edoardo Bramante. Luci e assistente di produzione: Francesca Brancaccio. Make up artist: Maria Beatrice De Tommaso. Foto di scena: Edoardo Bramante.

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