L'editoriale

AJONOAS: PRIMO COMPLIMESE SENZA PADRONI.

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Siamo al primo complimese (o mesiversario se preferite) e iniziamo a fare i primi bilanci di “Ajonoas – L’informazione sarda” questa nuova realtà giornalistica nata nel sulcis. Come abbiamo già precisato il giornale è stato ideato in quanto stanchi di avere un editore, un padrone che poco o nulla capiva di informazione ma a cui, soprattutto, risultavano essere più importanti le visualizzazioni e quindi i ricavi. Non neghiamo l’evidenza e cioè che con pochi denari si va sicuramente più lenti ma se è vero quello che dicevano i nostri nonni che chi va piano va sano e va più lontano, allora siamo sulla strada giusta. Partiamo dal sito web che in un mese si è già rinnovato nella sua veste grafica e crediamo che altri miglioramenti arriveranno a breve, molto dipenderà da chi vorrà far parte di questo progetto e che intenderà mettere a disposizione le proprie capacità non solo ne mondo del giornalismo ma anche in quello informatico. Noi siamo fiduciosi e lo dimostra il fatto che siamo partiti in cinque e siamo arrivati in un mese a otto collaboratori, grazie alle tre new entry: Massimo, Chicco e Marcello. Il sito è visitato tanto da raggiungere in un mese più di 10mila visitatori di cui più di 9mila arrivati da facebook. Nella pagina FB abbiamo superato i  600 followers, su Instagram 269 mentre su Twitter appena 9 ma in un mese possiamo considerarli ottimi risultati, considerato che sono followers reali e non comprati. Appare chiaro che nel panorama giornalistico, specialmente quello locale, cominciamo ad essere una spina nel fianco e ce ne accorgiamo da tutti quei movimenti che ruotano attorno a “Ajonoas”, ma siamo abituati ai sotterfugi, alle chiacchiere da bar e alle invidie specialmente dagli addetti ai lavori. Noi, pur sapendo, proseguiamo nel nostro cammino forti di non avere PADRONI e quindi di non dovere niente a nessuno se non fornire una corretta informazione e quindi seguire una deontologia professionale che alcuni hanno già venduto da tempo per pochi denari.

È doveroso ringraziare tutti coloro che ci sostengono, che ci seguono e che ci promuovono condividendo i nostri articoli, siamo certi che questa fiducia nei nostri confronti è ben riposta e lo dimostreremo nel tempo, quando avremo messo in campo tutte le nostre potenzialità. A chi ci legge facendo finta di non conoscerci ricordiamo che comunque state contribuendo alla nostra crescita non solo professionale ma anche personale ma soprattutto voglio ricordare loro una massima di Oscar Wilde “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli.”

Arrivederci al secondo complimese, per chi ci sarà. Vivo intendo!

Claudio Moica

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