Economia

Ancora rialzi per Benzina e Diesel: alla Maddalena 2,229 euro per un litro di gasolio

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“I prezzi dei carburanti sembrano fuori controllo, e dopo lo stop al taglio delle accise si assiste a forti incrementi dei listini alla pompa in tutto il territorio, la cui entità non sembra in alcun modo giustificata dall’andamento delle quotazioni petrolifere”, dice il presidente del Codacons Carlo Rienzi.

Dopo un inizio anno col botto, il famoso rialzo di 18 centesimi al litro per i carburanti (già previsto per la scadenza del taglio alle accise), continua l’ascesa del prezzo per benzina e gasolio. L’associazione Assoutenti denuncia: “Prima del rialzo delle accise l’Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina. Se si considerano solo le imposte, l’Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel – denuncia l’associazione – Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, +24,2 centesimi il gasolio“.

Se il buon giorno si vede dal mattino, per le famiglie italiane, per i lavoratori dei trasporti e per tutti gli esercenti, sarà un anno difficile e di forti rincari su tutti i fronti.

La Figisc, una delle maggiori federazioni dei gestori degli impianti di carburante, ha risposto alle accuse di presunta speculazione e aggiotaggio pubblicando le tabelle con l’andamento dei prezzi alla pompa, delle quotazioni internazionali del petrolio e delle tasse tra il 30 dicembre e il 5 gennaio. Il rialzo medio dei costi per i consumatori risulta essere di 18,4 centesimi al litro, praticamente identico all’aumento delle accise.

Il 30 dicembre scorso, però, il Brent era a 83 dollari al barile, ora è a 78,  il Wti era a 80 mentre ora è a 73. In teoria in questi giorni il prezzo medio dovrebbe subire un calo attestando un rialzo inferiore ai 18,3 centesimi al litro di aumento d’accise.

Per capire davvero se c’è della speculazione, quindi, bisognerà attendere i prossimi giorni e le eventuali mosse della guardia di finanza.

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