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BEPPE COSTA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA: IL MOSTRO

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Il “mostro” che immaginavo era invisibile, mi chiedevo se fosse umano o imbecille che poi avrei sconfitto con la spada o svegliandomi. Ci pensavo per ore e, d’altro canto, non era un sogno né un film piuttosto lungo. Sai, di quelli con la bella e terrificante musica che, però, alla fine, arrivavano i nostri e veniva sconfitto.

Già i nostri! Tutti quelli che ci studiavano chissà se avevano capito se era di destra o di sinistra (anche se qualcuno accusava sin dall’inizio i rossi che a loro volta accusavano i neri). Né avevano capito se guardasse a ricchi o poveri a quelli con le ville o ai senza tetto. A quelli con la fede o col rosario. Chissà.

Sono le stesse domande che molti si pongono, certo non tutti: molti facevano affari vendendo di tutto contro questo mostro: carta igienica, sassi della Sardegna, immagini di Padre Pio o similpelle di San Gennaro. Certo a prezzi sempre più alti riuscivano a vendere pistole ad acqua e bombolette al peperoncino.

Altri cantavano l’inno anche se molti saltavano la frase: “siam pronti alla morte”.

Pochi per strada ma solo per segnalare alle autorità chi stava per strada. Insomma io che sono una persona semplice e umile non capivo solo che, essendo piuttosto vecchio e malandato, avevo delle giuste paure e non sapevo se aprire le finestre o sigillarle ancora di più. Sentivo contemporaneamente la radio e la televisione e vedevo tanti eroi tutti in tuta ma mi stupiva fossero disarmati. A un certo punto del giorno mi spuntava qualche lacrima perché mi tornavano in mente le immagini di un bambino che giocava fra la polvere mentre le case attorno cadevano. Ora però le case non cadono anzi, sono l’unica certezza vera che abbiamo. Le case! Per chi ce l’ha. E per chi ha balconi.
D’improvviso arriva il pianto d’un bambino e mi ricordo che la signora del piano di sopra da poco ha avuto un bimbo e rivedo il fiocco azzurro appeso sul portoncino del palazzo.

Allora ecco sono certo che il  “mostro” è stato sconfitto e l’amore – poesia della vita ha vinto e ha vinto anche l’umanità contro l’indifferenza.

di Beppe Costa

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