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Bonaria Manca: Arte e saggezza- I sogni sulla tela

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Sabato 20 Marzo alle ore 17 sulla piattaforma Zoom ( la cui regia è stata curata da Elio Turis) , in diretta sulla pagina Facebook del gruppo “Distanti ma uniti . Casa Sardegna on line “ e sul giornale online Ajò Noas si è svolto l’evento “Bonaria Manca – Saggezza , Arte e i sogni sulla tela”, organizzato dal Circolo ACRASE Maria Lai di Roma. Bonaria la “pittrice pastora”, esponente di spicco dell’Art Brut, nata a Orune, ma da anni era residente a Tuscania, è mancata all’età di 95 anni ad ottobre scorso. Dopo i saluti della presidente, eletta di recente, Maria Nives Cabizzosu e dell’ex presidente Maria Vittoria Migaleddu che ha ricordato i vari eventi organizzati dal nostro Circolo per presentare ai nostri soci le sue opere, abbiamo ascoltato i vari interessantissimi interventi.

Rossella Faraglia, critica d’arte, ci ha mostrato come Bonaria utilizzasse il mezzo della pittura per raccontarci la propria vita,i sentimenti , le sue visioni. È stato un intervento profondo, Rossella Faraglia ha saputo con grande comunicativa e commozione guidarci in un percorso della vita di Bonaria attraverso l’analisi dei suoi quadri. Altro notevole intervento quello di Daniela Rosi, curatrice d’arte outsider e arte contemporanea, ha condiviso con noi la sua lettura di una Bonaria “non la si può definire femminista, ma donna che sa prendersi i suoi spazi ”. Facendo un paragone con un’altra grande donna sarda Eleonora D’ Arborea, La Giudichessa . “Due donne che hanno saputo rivendicare i propri diritti senza farsi fermare dalla appartenenza al genere femminile”.Commoventi i ricordi di Valeria Strocchi , amica di sempre e di Maria Rita Fiasco, coordinatrice dell’evento, amica e strenua sostenitrice dell’opera di Bonaria che, con la sua Associazione Assotuscania, riuscì a interessare i Beni Culturali per la protezione dell’opera dell’artista.

Infine il Sociologo Maurizio Fiasco ci ha ricordato sia “l’esilio e l’ostracismo” che Bonaria ha dovuto subire nella sua vita, ma anche che questi stessi impedimenti Bonaria, col suo genio, li seppe riversare nella magnificenza della sua Arte. Ci hanno accompagnato nel pomeriggio la magistrale fisarmonica di Simone Grussu e le “magiche parole” tratte dai ricordi di Bonaria , raccolte da Roberta Trapani e Pavel Koneceny, e lette con commozione dall’attrice Maria Rosalba Mereu. Non è mancato il saluto della nipote Angela Di Francesco, figlia di Pasqualina, ultima sorella di Bonaria.

All’interno della serata, si è più volte ribadita la necessità di chiedere al Ministero dei Beni Culturali, che già negli anni scorsi ha riconosciuto la casa e l’intera opera di Bonaria Manca come Patrimonio Universale, di adottare un provvedimento d’urgenza perché provveda a far sì che questo suo grande patrimonio non venga disperso o cada in rovina. Simile richiesta si rivolge alla Regione Sardegna affinché intervenga, perché l’opera di una sua Figlia, che tanto lustro ha dato alla Terra Sarda, non venga disperso.

È urgente prendere provvedimenti immediati.

di Maria Nives Cabizzosu e Maria Rosalba Mereu

 

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