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Borsa internazionale del turismo di Milano, Solinas: “Sardegna sarà protagonista nell’edizione 2022 della Bit di Milano”

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“La Sardegna sarà protagonista nell’edizione 2022 della Bit di Milano, importante appuntamento della campagna fieristica programmata dalla Regione per proporre l’offerta turistica sarda negli eventi di livello internazionale. Dopo una confortante ripresa del turismo nel 2021, ci attendiamo un 2022 ricco di soddisfazioni, convinti che l’immenso patrimonio paesaggistico e ambientale, unito alla ricchezza di tradizioni, cultura, monumenti archeologici e storici, possa confermare l’Isola tra le destinazioni turistiche più amate dai turisti. Gli investimenti che la Giunta regionale sta realizzando nel settore del turismo consentono di fare proposte di vacanza adeguate ad una domanda sempre più diversificata, che vada oltre un classico appuntamento per gli appassionati del mare e consacri la Sardegna come destinazione ideale per ogni periodo dell’anno”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in occasione dell’apertura della Borsa internazionale del turismo di Milano, inaugurata questa mattina alla presenza del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che, dopo un anno di pausa, torna in presenza. Secondo lo slogan scelto dagli organizzatori, sarà un “giro del mondo in tre giorni”, da oggi fino a martedì 12 aprile: la prima giornata dedicata al pubblico, mentre le altre due sono riservate agli operatori del settore con un fitto calendario di incontri tra domanda e offerta.

La Sardegna è presente con un proprio spazio espositivo di 1.027 mq, quasi il doppio dell’edizione 2020, realizzato in collaborazione con Unioncamere e Camera di commercio di Cagliari, che ospita 46 operatori, su circa 900 totali (il 15% arriva da 35 paesi esteri), in rappresentanza dei vari settori: dal ricettivo (29 tra strutture alberghiere, villaggi turistici e casa vacanze) ai servizi (tour e bus operator, organizzazione eventi e associazioni), dal turismo religioso ai consorzi turistici.

“Il valore della Bit nell’ambito del mercato turistico internazionale e l’importanza per la Sardegna del mercato nazionale (quest’anno l’80% degli italiani che viaggeranno sceglierà il turismo interno) ci hanno convinto ad ampliare e migliorare ulteriormente, come già nel 2020, gli spazi e gli allestimenti dedicati alla nostra offerta turistica. Siamo uno degli spazi espositivi più grandi e abbiamo catturato l’attenzione di pubblico e operatori, che si soffermano ad ammirare il nostro spazio espositivo”, ha spiegato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.

Lo spazio riservato alla Sardegna, che ospita anche gli stand delle Fondazioni Mont’e Prama e Barumini, è realizzato con materiale naturale (pavimenti in cocco e muri in sughero che simulano la corteccia d’albero), in alcuni punti è arricchito dai cestini sardi e da una parete di piante che emana i profumi della macchia mediterranea. È caratterizzato anche da dodici grandi schermi, per un totale di 60 mq, che trasmettono le immagini della Sardegna, oltre a due aree di videoproiezione in modalità ‘immersiva’ (tecnologia che consente di essere ‘avvolti e catturati’ nelle immagini) dedicate alla tradizione e ai paesaggi. Infine, uno spazio per i laboratori di degustazione enogastronomica e un palco per le esibizioni di musica, ballo e canto legati alla tradizione, con nove appuntamenti giornalieri di circa 15 minuti, organizzati dalla Fondazione Maria Carta.

“Dopo la presenza alle fiere di Madrid, Parigi e Tel Aviv, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, la Sardegna non poteva mancare a Milano, evento internazionale di valore dove presentare la propria offerta turistica – ha aggiunto l’assessore Chessa, durante il taglio del nastro dello ‘Spazio Sardegna – La presenza dell’Isola nel mercato turistico non deve essere limitarsi a una proposta estiva legata esclusivamente al mare, ma deve puntare a presentare, oltre a natura e ambiente, anche le eccellenze degli altri segmenti di turismo con prodotti tematici appetibili, migliorando la qualità dei servizi, la formazione e la professionalizzazione dell’intera filiera. Il turismo balneare non basta e per avere una migliore distribuzione dei flussi, anche nei mesi di spalla e nell’intero territorio isolano, puntiamo convintamente su storia e tradizioni, cultura e archeologia, sugli eventi sportivi e sul turismo lento e religioso, sull’enoturismo e sul turismo congressuale. Un’offerta articolata e diversificata che esalti i punti di forza e le peculiarità dei nostri territori e della nostra storia, così da conseguire un sempre migliore posizionamento della ‘destinazione Sardegna’. Il turismo deve ripartire con slancio per conseguire effetti positivi sull’intero sistema economico isolano”.

Fonte: Regione Sardegna

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