Cagliari

Cagliari: la GdF denuncia oltre 6 milioni di euro di crediti d’imposta inesistenti legati ai ristori da covid-19

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Il 2° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Cagliari ha denunciato due coniugi in quanto avrebbero, in concorso tra loro, generato e poi ceduto crediti di imposta inesistenti, legati ai ristori concessi per l’emergenza da COVID-19, per complessivi 6.287.970 euro.

Tali benefici riguardano il credito d’imposta riconosciuto per botteghe e negozi nonché i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.

La normativa riconosce ai soggetti esercenti attività d’impresa sia un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione degli immobili, relativo al mese di marzo 2020, sia un ulteriore credito d’imposta commisurato all’ammontare dei canoni di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo, ovvero dei canoni dovuti in relazione a contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda che comprendono almeno un immobile a uso non abitativo con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Crediti d’imposta che possono, in luogo dell’utilizzo diretto, essere ceduti ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Nell’ambito di tali misure, introdotte per fronteggiare le sfortunate conseguenze economiche legate alla pandemia da COVID-19, i coniugi, secondo l’ipotesi formulata, avrebbero utilizzato più volte gli stessi contratti di locazione effettivamente posti in essere indicando importi di fantasia riuscendo in tal modo a truffare l’Agenzia delle Entrate quale Ente Erogante le risorse finanziarie.

Per tali condotte sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per indebita percezione di erogazioni pubbliche, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, auto-riciclaggio.

Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle cagliaritane hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione e sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni nella disponibilità degli indagati di  4 immobili situati in Cagliari e provincia;  3 imbarcazioni;  8 orologi Rolex, 8 penne Montblanc, 4 dispositivi elettronici “Apple”; 13.900 euro di valore nominale di quote societarie; 5 autoveicoli (di cui 2 auto di lusso) e 2 motocicli e infine le disponibilità finanziarie sui c/c per 119.428,73 euro.

Fonte: comunicato stampa

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