Economia

Cambi: euro a 1,0909 sul dollaro, su massimi 9 mesi

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MILANO – L’euro sui massimi da aprile dello scorso anno sul dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,0909 sul biglietto verde in vista della riunione della Fed che è attesa ad un ulteriore rialzo dei tassi. Resiste in territorio positivo Piazza Affari (Ftse Mib +0,45%), con l’indice Pmi manifatturiero italiano migliore delle stime a 50,4 punti in gennaio. Si attesta a 199 punti il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi, con il rendimento italiano in calo di 4,8 punti al 4,231% e quello tedesco di 3,2 punti al 2,248%. In luce Mediaset ( Mfe A +2,63%) dopo l’avvio della fusione con la Spagna. Seguono Bper (+2,42%), Unipol (+2,15%), Iveco (+2%), Amplifon (+1,86%), Interpump (+1,67%), Pirelli (+1,46%) ed Erg (+1,45%).

Acquisti anche su Intesa (+1,29%), in vista dei conti attesi venerdì, mentre Unicredit (+1,21%) li ha diffusi nella vigilia. Gira in rialzo Banco Bpm (+1,12%), seguono Cnh (+0,84%) ed Mps (+0,82%), che si sgonfia dopo aver guadagnato anche il 5%. Caute Moncler (+0,63%), Stellantis ed Stm (+0,48%). Pochi i segni meno, limitati a Enel (-1,.34%), Tenaris (-1,17%), Recordati (-1,15%), Eni (-0,99%), Ferrari (-0,48%) e Diasorin (-0,38%) . Tra i titoli a minor capitalizzazione corrono Ovs (+16,08%) all’indomani dei conti, Giglio (+5,84%), Eprice (+5%) e I Grandi Viaggi (+4,36%). Sotto pressione Conafi (-2,44%), contrastate la Lazio (-1,84%) e la Juventus (+2,97%).

Volatile il gas, che dopo un saliscendi nella mattinata guadagna l’1,12% a 57,99 euro al MWh per le consegna di marzo. Poco mossi l’oro (+0,13% a 1.929,18 dollari l’oncia) e l’argento (+0,19% a 23,52 dollari l’oncia), fermi invece gli scambi sugli altri metalli. Debole il dollaro a 0,917 euro e a 0,81 sterline. Deboli i petroliferi Eni (-0,76%) e TotalEnergies (-0,11%), a differenza di Bp (+0,64%) e Shell (+0,26%). Contrastate anche Tenaris (-0,77%) e Saipem (+0,64%) nel settore delle infrastrutture per l’energia. Vivace il produttore di semiconduttori ams-Osram (+3,11%), seguito da Infineon (+1,03%).

Più caute Stm (+0,56%) e Asml Holding (+0,48%). Acquisti in campo automobilistico su Volvo (+1,12%), Renault (+1,34%) e Mercedes (+0,91%). Più cauta Stellantis (+0,52%), mentre si sgonfia Porsche (+0,15%). Acquisti sui bancari Bbva (+3,71%) dopo i conti, Santander (+2,44%), che ha concluso un riacquisto di titoli per 979 milioni di euro e Intesa (+2,16%), che diffonde i conti venerdì, mentre Unicredit (+2,17%) li ha diffusi nella vigilia. In arrivo la prossima settimana i conti di Banco Bpm (+1,45%), Bper (+3,97%) ed Mps (+0,2%), che si è sgonfiata dopo essere salita anche del 5%).

Si confermano positive le principali borse europee al traguardo di metà seduta, in vista della decisione sui tassi della Fed, preceduta dagli indici Pmi sulla fiducia dei manager, sull’occupazione e sui nuovi ordini nel settore manifatturiero. La migliore è Madrid (+0,82%), seguita da Milano (Ftse Mib +0,5%), Londra (+0,13%) e Francoforte (+0,1%). Invariata Parigi. In calo i futures Usa mentre è poco mosso il greggio (Wti +0,28% a 79,09 dollari al barile), in vista delle scorte settimanali americane.

Meglio delle stime gli indici Pmi manifatturieri in Italia e in Germania, come da previsioni invece quello dell’Ue. In calo a 197,1 punti il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 3,3 punti al 4,24%, contro gli 0,6 punti in meno dei titoli tedeschi al 2,275%.

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