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Carbonia: La CGIL scrive all’ATS per chiarimenti sulla campagna vaccinale

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Il sindacato della CGIL del Sulcis Iglesiente in un comunicato, a firma del Segretario Antonio Congiu e del Segretario della Funzione Pubblica Giovanni Zedde, si dichiara preoccupato per lo stato d’opera del piano vaccinale Anticovid. La lettera che si rivolge al Commissario della ASL di Carbonia, al Commissario straordinario dell’ATS, Massimo Temussi, all’assessore alla sanità regionale, Mario Nieddu,  segnala che “ad oggi per il personale operante presso gli studi professionali sanitari privati accreditati, la campagna vaccinale non è mai iniziata. Si chiede pertanto di conoscere lo stato dell’arte dell’avanzamento del piano vaccinale in argomento e quando, al suddetto personale sanitario privato, che giornalmente viene a contatto con centinaia di pazienti, sarà inoculato il vaccino in parola.”

Non solo sui vaccini cade l’attenzione del sindacato ma anche  sulla “dismissione di intere attività sanitarie che contribuivano in passato a definire la garanzia dei LEA del territorio stesso,(ora sicuramente messi in discussione per la qualità e quantità di prestazioni offerte), da tempo denuncia le carenze che stanno causando notevoli disagi alla comunità a cui sono rivolti i servizi sanitari.

Le denunce in argomento, lungi da essere strumentali, hanno sempre mirato alla difesa del diritto alla salute della comunità territoriale, con particolare riguardo alle categorie più a rischio e più deboli, puntando a rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della salute, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria), esattamente come esposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri nelle dichiarazioni programmatiche alle camere nei giorni 17 e 18 febbraio 2021.”

Ma la CGIL non si è fermata ad esprimere solo delle considerazioni ma si è attivata per stipulare, con la collaborazione del Sindacato pensionati CGIL CISL e UIL del Territorio, un accordo  chiamato “Patto della Salute con i Sindaci del Sulcis Iglesiente. “L’intento – si legge nella lettera – è quello che vedrà impegnati i primi cittadini e le OO.SS. verso la sensibilizzazione delle autorità sanitarie preposte, riguardo le seguenti esigenze: la necessità di potenziamento della Rete Ospedaliera e di Assistenza; l’adeguamento dei presidi Ospedalieri; il superamento delle gravi carenze del personale sanitario; l’adeguamento della medicina territoriale e l’abbattimento dei tempi d’attesa ormai interminabili.

Tutti questi accordi, però, potrebbero risultare perfettamente inutili se le decisioni sugli argomenti citati verranno assunte in perfetta autoreferenzialità come è capitato fino ad oggi senza prendere nella dovuta considerazione le istanze che promanano dai primi cittadini e dalle parti sociali.”

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