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CORONAVIRUS: I SINDACI DELLA SARDEGNA “RAFFORZARE IL PROVVEDIMENTO”. SOLINAS “DAL GOVERNO PARERE NEGATIVO”

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Il presidente della regione Sardegna ha diramato l’ordinanza per tutti coloro che arrivano dalle Regioni dichiarate “Zone rosse” dal Governo e invitandoli a mettersi in quarantena volontaria e segnalarlo alle autorità. Ma i Sindaci della Sardegna per bocca del presidente Emiliano Deiana chiedono provvedimenti più restrittivi e in un comunicato scrivono “Rileviamo che il Suo provvedimento vada rafforzato in maniera sensibile per due ordini di motivi: la Sardegna è un’isola e quindi sarebbe relativamente agevole controllarla ma, di contro, possiede un sistema sanitario fragilissimo su una popolazione con un’età media elevata.

Chiediamo pertanto:

– La quarantena obbligatoria per tutti coloro che entrano in Sardegna qualunque sia la loro provenienza: “zona rossa”, resto d’Italia, Europa o Extra Ue.

– Mappatura e quarantena obbligatoria per tutte le persone che a qualunque titolo siano entrate in Sardegna nei precedenti 14 giorni.

– Prescrizioni sanitarie precise di comportamento per le persone che si spostano dalla Sardegna e vi fanno ritorno per motivi inderogabili di lavoro.

– Rafforzamento dei controlli, utilizzando tutte le tecnologie e creando idonee piattaforme digitali e incrociando i dati dei vettori marittimi e aerei, nei porti e negli aeroporti.

– Il controllo assiduo per il rispetto della quarantena obbligatoria di tutte le forze di polizia coordinate dalle Prefettura, della polizia locale dei comuni e del Corpo Forestale della Regione.

– Obbligo di comunicazione ai sindaci in qualità di autorità sanitaria locale di tutti gli arrivi nel comune e delle quarantene.

– Coinvolgimento delle rappresentanze degli enti locali all’atto dell’emanazione di nuovi provvedimenti.”

Il Presidente Christian Solinas in continuo contatto con il governo centrale ha diramato una nota in cui dichiara Nel corso della videoconferenza di oggi, ho nuovamente rivolto al Governo, dopo un primo diniego nei giorni scorsi, la richiesta che vengano interrotti per 20 giorni i collegamenti con la nostra Isola, per meglio contrastare la diffusione del virus e per prevenire una possibile eccessiva pressione sulle nostre strutture sanitarie. Un estremo tentativo al quale il Governo ha nuovamente opposto un netto diniego. Ritengo tale misura assolutamente opportuna e non posso che rammaricarmi dell’esito negativo avuto”.

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