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Cortoghiana: rompe i sigilli della sua abitazione apposti dai CC e si riprende il domicilio

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I Carabinieri avevano sigillato la sua abitazione dopo essere stato arrestato per sfruttamento della prostituzione ma lui entra comunque e i Carabinieri lo denunciano. Proprio stamattina a Cortoghiana, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato il 60enne del luogo, disoccupato, già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora in Cortoghiana, perché indiziato del reato di violazione di sigilli.

Il 06 dicembre scorso, avevano rotto i sigilli apposti all’ingresso dell’abitazione sottoposta a sequestro penale da maggio 2020, quando fu arrestato per il reato di sfruttamento della prostituzione, e si era introdotto nell’abitazione utilizzando una copia della chiave rimasta probabilmente in suo possesso, stabilendovi quindi il proprio domicilio, sia pure abusivo.

L’uomo aveva potuto ottenere a suo tempo il beneficio di disporre di quell’abitazione, destinatagli in uso dalla locale AREA, in quanto indigente. L’aveva poi destinata a “casa d’appuntamento”, favorendo e sfruttando delle prostitute straniere che vi accoglievano una notevole clientela. L’uomo, inoltre, percepiva il reddito di cittadinanza in ragione della propria indigenza, alla quale egli aveva tentato di opporsi, sia pure utilizzando qualche scorciatoia che peraltro a qualcuno era risultata essere gradita. Ma si sa, nei paesi piccoli la gente mormora e i carabinieri ascoltano.

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