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Dal Marocco, la Coalizione Mondiale contro ISIS denuncia il nesso tra separatismo e terrorismo in Africa

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Alla conclusione della Riunione ministeriale della Coalizione mondiale contro l’ISIS per fare il punto sulla strategia unitaria per combattere l’Isis, tenutasi a Marrakech in Marocco, i partecipanti hanno adottato varie raccomandazioni contenute in un comunicato finale reso pubblico giovedì 12 maggio. Ne emerge, tra l’altro, l’accento posto sul nesso esistente tra movimenti separatisti e proliferazione del terrorismo. I membri e i partner della Coalizione che hanno preso parte a questo conclave hanno ribadito la loro “comune determinazione a proseguire la lotta contro l’ISIS” e si sono inoltre “rallegrati dello svolgimento della prima riunione della Coalizione mondiale in Africa“.

I partecipanti hanno espresso la loro preoccupazione per la proliferazione dei movimenti separatisti in Africa, che stanno creando una destabilizzazione e una maggiore vulnerabilità degli Stati africani e che stanno favorendo l’ISIS e altre organizzazioni terroristiche ed estremiste violente“, si legge nel comunicato finale pubblicato al termine dei lavori di questo conclave internazionale, che ha visto la partecipazione di 79 Paesi, oltre 50 ministri, e molte istituzioni internazionali importanti, in particolare la NATO, la Lega Araba, l’Unione Europea, l’Interpol e la CEN-SAD. Italia era rappresentata dal ministro degli Esteri, Luigi de Maio.

Sotto gli auspici della Coalizione mondiale, l’Africa Focus Group rafforzerà le capacità antiterrorismo dirette dai civili dei membri africani della Coalizione“, sottolineano i membri e i partner della Coalizione, evidenziando la necessità di favorire le sinergie in seno a questo Focus Group con altri sforzi e iniziative di lotta contro il terrorismo internazionali, sotto-regionali e regionali esistenti nel continente africano.

I partecipanti hanno inoltre ricordato “l’approccio civile adottato dalla Coalizione nell’attuazione dei suoi sforzi in Africa“.

Rilevata “l’esistenza del nexus tra movimenti separatisti e movimenti terroristici che agiscono in collusione, strumentalizzando le vulnerabilità esistenti in modo di moltiplicare il loro impatto destabilizzante“. In tal senso, i partecipanti hanno messo l’accento sulla necessità di far fronte all’evoluzione della minaccia dell’ISIS, in particolare in Africa, rafforzando le capacità di lotta contro il terrorismo dei membri africani e di prendere in considerazione le poste in gioco e le minacce poste dalla proliferazione degli attori non statali, in particolare i gruppi separatisti, come fattore di destabilizzazione e di vulnerabilità nella regione.

Hanno inoltre sottolineato “l’importanza di rafforzare le capacità dei paesi partner della Coalizione e di sostenere le iniziative sotto-regionali e regionali sul continente africano, nel quadro dell’azione civile della Coalizione, conformemente ai principi di appropriazione e in linea con le esigenze specifiche degli Stati membri africani. In questo contesto, hanno sottolineato che “il coordinamento olistico e globale degli sforzi intrapresi dalla Coalizione dovrebbero avvenire in armonia tra le iniziative dei gruppi di lavoro della Coalizione“, in particolare “la lotta contro il finanziamento dell’Isis, le comunicazioni, i combattenti terroristi stranieri e la stabilizzazione“.

La riunione ministeriale, convocata dal Ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita, e dal Segretario di Stato americano, Antony Blinken, costituisce una svolta nell’impegno e nel coordinamento internazionale nella lotta contro il gruppo ISIS, con un accento particolare sul continente africano e sull’evoluzione della minaccia terroristica in Medio Oriente e in altre regioni.

La Coalizione è stata creata nel settembre 2014 per combattere contro il gruppo terrorista Isis con un approccio multidisciplinare condiviso tra i 85 paesi e le istituzioni regionali per frenare le aspirazioni espansionistiche e smantellare le  reti del gruppo terroristico. Sconfiggere definitamente lo “Stato islamico” anche in Africa è l’obiettivo della Global Coalition anti-Daesh (Isis) che si è riunita in Marocco per l’assise annuale. Lo scorso anno toccò a Roma ospitare la riunione, e il ministro Luigi Di Maio, co-presidente insieme all’omologo americano e presente al meeting anche quest’anno, finì vittima della cyber propaganda dei terroristi.

di Belkassem Yassine

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