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DARTS (FRECCETTE): UN GIOCO DALL’ELISIR DI LUNGA VITA

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Gran parte delle persone, almeno una volta nella vita, ha provato il gioco delle freccette: in plastica o elettroniche, nei pub o alla giostra, ci si è cimentati in una sfida semplice solo all’apparenza. Ma dove nasce e che radici ha questo gioco?

LA TESI PIÙ ACCREDITATA

Sebbene non sia possibile stabilire con certezza una data, la tesi più accreditata lega indissolubilmente il ‘nobil giuoco’ alla figura di Re Enrico VIII Tudor d’Inghilterra. La storia narra che durante il suo regno (1509-1547) gli arcieri dovessero sempre allenarsi, al fine di risultare più pronti e precisi in caso di guerra. Un giorno il Re scese in cortile, prese una lunga freccia e la lanció a mano verso il bersaglio, tra l’incredulità e lo stupore degli arcieri che si stavano allenando con gli archi. Con il petto gonfio, Re Enrico VIII quasi provocó i suoi arcieri: “con gli archi è facile centrare il bersaglio… provate con una sola mano!”
I soldati ci presero gusto, e quasi per scherzo il passatempo diventó uno sport. C’era peró un problema: in Inghilterra le condizioni meteorologiche non consentivano allenamenti quotidiani a causa di vento e pioggia. Serviva spostarsi in strutture chiuse: cosa c’era di meglio delle locande? Ma anche nelle locande sorse un problema: come giocare con frecce così lunghe? Ecco che da un’intuizione nacquero i dardi: semplicemente, limitandosi a spuntare le frecce.

L’EVOLUZIONE DEL GIOCO

Da quel lontano periodo ci si avvicina agli anni del 1800 e primi ‘900, dove sostanzialmente ci si concentra sullo sviluppo del “bull” e sul perfezionamento dei punteggi: questo perché agli inizi vinceva chi segnava più punti, senza alcuna complicazione. Si ingegnarono allora i matematici, basando gli studi sul calcolo delle probabilità, statistiche di tiri, traiettorie ecc. Dai bersagli in puro legno si è arrivati a quelli attuali in legno e fibra Sisal Africana, con settori numerati e separati da sottili strisce metalliche, colorati in maniera differente, e con un diametro che, per essere considerato ufficiale, deve misurare 45 cm.

CON COSA SI GIOCA

Per giocare a darts sono necessari il bull e le freccette. Il bull è suddiviso in 20 settori, numerati da 1 a 20. I numeri sul bordo indicano il valore dei rispettivi settori mentre l’anello esterno raddoppia i punti del settore e quello interno li triplica. Il centro del bersaglio vale 50 punti, l’anello intorno al centro ne vale 25. Il punteggio più alto nel bersaglio è il triplo venti: il bersaglio viene posto a 2,37 metri di distanza dalla postazione di tiro e ad un’altezza che faccia risultare il centro a 1,73 metri da terra.
Anche le freccette inizialmente venivano costruite in legno (olmo o pioppo). Successivamente si inseriva la punta in ferro: le ‘ali’ erano invece ottenute con le piume dei tacchini. Oggi si gioca con freccette professionali con corpo in tungsteno, punta in acciaio, coda che varia dal carbonio alla plastica e vela in plastica.

LE REGOLE

Come si vince a freccette? Ci sono due modalità standard ed una più rara: standard sono le partite a 501 e 301 punti, raro è il gioco a 701 punti.
I punti realizzati vengono sottratti al punteggio iniziale: se nell’ultimo tiro un giocatore realizza un numero di punti maggiore rispetto a quelli necessari per arrivare a 0 o li realizza senza chiudere con un ‘doppio’, si applica la regola del sovrapunteggio ed il tiro viene considerato pari a 0. Stesso discorso si effettua nel caso in cui il giocatore si ritrovi con punteggio pari ad 1: non sarebbè possibile chiudere la partita con un doppio perché il più basso varrebbe 2 punti. Ogni partita viene considerata un ‘leg’ ed ogni incontro prevede leg variabili dai 3 ai 9. Alcuni tornei prevedono la formulazione di diversi set, composti da leg: per aggiudicarsi il match potrebbe essere necessario vincere 5 set su 9.

IL PERFECT GAME

In una partita a 501 punti è possibile realizzare il ‘perfect game’ lanciando solamente 9 freccette: bisogna ottenere 360 punti con i primi 6 lanci (6 volte triplo 20), lasciando 141 punti per l’ultimo lancio di freccette. Phil Taylor è l’unico giocatore ad aver eseguito due perfect game in un match.

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