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Disney+ compie un anno e raggiunge un numero di abbonati pari a 73 milioni in tutto il mondo

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Disney+ compie un anno e raggiunge un numero di abbonati pari a 73 milioni in tutto il mondo. Interessante come tale traguardo sia stato raggiunto nonostante le numerose critiche al servizio.
Al di là di poche eccezioni, su tutte The Mandalorian, la piattaforma streaming è risultata piuttosto avara di nuovi contenuti ma può puntare su brand estremamente popolari come le produzioni Disney, Pixar e Marvel.

Certo, i numeri di Netflix sono lontani: ad aprile si parlava di ben 183 milioni di abbonati, una cifra che è difficile anche solo immaginare di poter raggiungere, quantomeno in tempi relativamente brevi.
“Ho il piacere di annunciare che alla fine del quarto trimestre Disney Plus può contare su oltre 73 milioni di utenti abbonati: un numero ben al di sopra delle nostre aspettative per il primo anno del servizio”, ha dichiarato Bob Chapek, CEO di Disney.

“Continuiamo a vedere trend positivi: la crescita di Disney+ la dice lunga sulla forza delle nostre proprietà intellettuali, che ci rendono diversi da chiunque altro. Considerando tutti i nostri servizi di streaming, abbiamo superato i 120 milioni di iscritti. Anche con i disagi causati dal COVID-19, siamo stati in grado di gestire i nostri affari con efficacia mentre facevamo dei passi voluti e coraggiosi per posizionare la nostra compagnia in una direzione di crescita a lungo termine,” ha dichiarato il CEO Bob Chapek. “L’aspetto veramente positivo è stato quello direct-to-consumer, che è la chiave del futuro della nostra compagnia.”

Disney ha riportato ricavi per 14,7 miliardi di dollari, in netto calo rispetto ai 19 miliardi di un anno fa, con una perdita di 39 centesimi per azione. Si tratta di un risultato migliore rispetto alle aspettative degli analisti, che prevedevano ricavi per 14.2 miliardi e un calo di 70 centesimi ad azione. L’area con le perdite più drammatiche è quella dei parchi, esperienze e prodotti, vista la chiusura o semi-chiusura: il calo è stato del 61%, a soli 2.6 miliardi di dollari. In California, con le misure attualmente in vigore, Disneyland Resort potrebbe non riaprire prima del 2021.

La divisione intrattenimento ha perso il 52%, con 1.6 miliardi di dollari nel trimestre: il calo è dovuto alle chiusure dei cinema e al calo anche dell’home entertainment.

Decollano invece i ricavi della divisione Direct-to-Consumer & International, con un +41% e ben 4.9 miliardi di dollari. Questo successo ha portato Bob Chapek a confermare che in futuro vi saranno altre iniziative come il lancio di Artemis Fowl, Mulan e Soul direttamente in digitale.

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