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Domusnovas: Tre generazioni a confronto in una girandola di eventi, l’impegno silenzioso degli Anziani

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Questo inizio di autunno poteva preparare un intero paese a un imminente letargo, ma le temperature ancora gradevoli e l’impegno della comunità domusnovese hanno portato alla luce tre eventi, progettati per tenere vivo un comune e unire ancora di più diverse generazioni di cittadini, dagli anziani arrivando ai più piccoli.

Nella giornata di domenica in occasione della Festa dei Nonni, alla presenza dell’amministrazione comunale, che ha patrocinato l’evento, del comandante della Polizia Municipale Gessa e del parroco Don Vittorio Scibilia è stato inaugurato nella piazzetta di Sant’Ignazio dopo la Santa Messa delle 18, un murales dedicato al Santo che dà il nome al luogo.

L’iniziativa si è svolta grazie all’impegno dell’Associazione Nonni e Nonne, che ha deciso celebrare questa giornata a loro dedicata regalando un’opera a tutta la comunità, confermando il grande contributo che questa fascia di popolazione fornisce a tutto il paese, perché come ricordato dalla sindaca Mascia “i nonni, non hanno questo ruolo solo per i propri nipoti ma per tutta una comunità”.

Il murales, realizzato dall’artista domusnovese Mariano Caredda conosciuto come “Ziu”, è stato descritto dal presidente dell’associazione Ottavio Pisu che ha spiegato la scelta di illustrare la figura di Sant’Ignazio co-patrono del comune sulcitano: un Santo che nella seconda metà del 1700 ha vissuto e operato nel paese di Domusnovas, dove era in funzione una gualchiera, “Cracchera” in sardo, nei pressi del Rio San Giovanni, che fungeva da laboratorio dove si lavorava “cardava” la lana per realizzare l’orbace, tessuto con il quale venivano prodotti i sai dei Frati Cappucini.

Proprio la “Cracchera” ha dato il nome alla zona di Domusnovas dove è presente la Parrocchia e la piazzetta dedicata al Santo.

Il legame che coinvolge l’Associazione Nonni e Nonne con la piazzetta di Sant’Ignazio è cominciato nel 2017, quando con un Regolamento Comunale l’associazione ha cercato di preservarla e curarla, rendendola con gli anni un luogo d’incontro con servizi sempre maggiori per la comunità.

Il presidente Ottavio Pisu, ancora oggi, si reca quotidianamente per svolgere i lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione del luogo e ci racconta la missione importante che la sua associazione svolge per le persone anziane, illustrandoci i progetti attivati per coinvolgere questa fascia di età e gli obiettivi futuri che l’associazione stessa intende realizzare: “in tempi brevi, l’associazione grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, disporrà finalmente di una sede per potersi riunire, abbiamo cominciato da poco un corso di inglese che si volgerà due volte a settimana e intendiamo in futuro coinvolgere sempre più persone che abbiano la voglia di proporre delle attività da insegnare a tutti gli associati” prosegue poi spiegandoci che un ulteriore obiettivo è quello di coinvolgere quelle persone anziane che si sentono più sole, facendo sentire loro attive e con un ruolo per il paese, persone che durante il periodo della pandemia globale hanno sofferto tantissimo la solitudine e la mancanza di attività da svolgere.

Già in questi anni l’Associazione Nonni e Nonne ha dato dimostrazione del forte senso di appartenenza alla comunità domusnovese, offrendo volontariamente il loro contributo, in particolare tra i compiti più apprezzati c’è stata la figura del “Nonno Vigile” che oltre a collaborare in tanti eventi comunali, ha aiutato tantissimi bambini a percorrere con maggior sicurezza il percorso per entrare nei caseggiati scolastici del Comune.

Signora Chiaranna Zedde ad oggi è la “Nonna Vigile” più anziana del paese, con fare energico si distingue per la forte testimonianza della Fede cattolica e per la sua propensione al volontariato.

Un chiaro esempio dell’importanza degli anziani nelle piccole comunità.

 

La Fiera del Libro tra adulti e piccoli. Se le persone anziane dimostrano una gran voglia di fare, lo stesso vale per la fascia di età adulta, infatti grazie all’impegno dell’associazione Argonautilus quest’anno la Fiera del Libro ha toccato per la prima volta anche il Comune di Domusnovas.

La Fiera, quest’anno ha adottato il tema della Meraviglia grazie all’impegno e alla passione degli organizzatori al servizio del territorio è stata organizzata grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Fondazione di Sardegna, la Regione Autonoma della Sardegna, il CEPELL* con i comuni ospitanti di Iglesias, Portoscuso, Gonnesa, Villamassargia, Musei e Domusnovas.

Proprio a Domusnovas nella giornata di venerdì l’Auditorium della Biblioteca Comunale “G.Pellegrini” ha ospitato l’Associazione dei Sardi a Torino – A.Gramsci per l’incontro “La meraviglia si fa comunità” e lo scrittore e giornalista dell’Unione Sarda Francesco Abate che ha presentato il suo ultimo romanzo “Il complotto dei Calafati”, un lavoro che ci riportato nelle ambientazioni tipiche della Cagliari di primo novecento, mentre nelle giornate di lunedì e di ieri, le classi dei Plessi delle scuole Primaria di Via Monti, della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Via Cagliari insieme ai Plessi di Villamassargia e Musei sono state coinvolte in un progetto di lettura nell’ambito delle attività organizzative della Fiera del Libro 2022.

Tra gli autori impegnati nel progetto lo scrittore e sceneggiatore di storie per bambini Daniele Mocci e il fumettista e illustratore Luca Usai che hanno raccontato la loro ultima pubblicazione “Coda di Castoro”, un racconto che ha come protagonisti gli Indiani D’America, Nicola Dessì con “La civiltà dei nuragici per i più piccoli” e Angela Ragusa con “I cavalieri del vento”.

Proprio gli autori di Coda di Castoro, nella cornice del Parco Scarzella per l’occasione allestita con i tepee, si raccontano: “Abbiamo scelto gli Indiani d’America come protagonisti di questo libro perché ci siamo accorti che sono un argomento di cui si parla poco, questa è una storia che ha come temi il contatto con la natura e il rispetto per il posto in cui si vive, a partire dall’allestimento della scenografia allestita con materiali di recupero”.

Secondo i due autori questa storia potrebbe rappresentare un modo per sensibilizzare in maniera semplice e divertente i bambini più piccoli al rispetto dell’ambiente, portandoli nuovamente ad avere un contatto con la natura e l’aria aperta, sempre meno presente tra le nuove piccole generazioni.

 

di Gianmatteo Puggioni

 

*Centro per il Libro e la Lettura, Istituto Autonomo del Ministero della Cultura

 

 

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