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Enel Portovesme: i sindacati indicono un’assemblea per discutere del futuro della centrale elettrica

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Dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto  Cingolani, in cui asseriva che la centrale elettrica di Portovesme non sarà riconvertita in centrale a gas e confermate dall’Amministratore Delegato dell’Enel  Francesco Starace, le segreterie dei sindacati Cgil, Cisl e Uil  scrivono ai sindaci per indire un assemblea perché si scongiuri una chiusura della Centrale “Per questa ragione le Segreterie Territoriali Confederali e di Categoria organizzano per il giorno 20 Luglio 2021 dalle ore 7.30 alle 9.30 davanti ai cancelli della Centrale un’assemblea di tutti i lavoratori impegnati presso la Centrale ENEL di Portovesme per discutere della transizione energetica nell’ambito dei più complessivi problemi: dell’autosufficienza energetica della nostra regione e del rilancio per la sopravvivenza del polo industriale perché, se “è vero che nel lungo periodo si andrà avanti con l’uso massiccio dell’elettrico”, nel breve e medio termine la nostra isola, e a maggior ragione il Sulcis ed il suo polo industriale, abbisognano delle fonti di energia di transizione alla stessa stregua e condizioni del resto d’Italia. L’incertezza e la preoccupazione che finora hanno tanto animato le Organizzazioni Sindacali in relazione all’utilizzo dei fondi previsti nel Just Transition Fund necessari a mitigare i già grossi disagi cui andremo incontro con la transizione energetica, risulterebbero risibili rispetto al fatto che non siano oggi neppure previsti gli strumenti necessari alla transizione stessa. Sarebbe un disastro annunciato sia in termini occupazionali che sociali. Per questa ragione le Segreterie Territoriali di CGIL CISL e UIL, unitariamente, invitano tutti i Sindaci del Territorio e i Rappresentanti Politici del Sulcis Iglesiente stesso eletti nelle assise Regionali e Nazionali a partecipare alla Assemblea in argomento perché da essa possa partire una istanza territoriale forte che abbia l’obiettivo di ri-creare nel Territorio le condizioni di lavoro e di vita che permettano alle giovani generazioni di progettare il loro futuro senza la necessità di emigrare.”

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