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Falsa partenza per il Napoli, sconfitto a sorpresa dall’AZ Alkmaar nella prima giornata nel girone F di Europa League

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Gattuso rilancia Meret in porta al posto di Ospina. Al centro della difesa Maksimovic affianca Koulibaly, con Di Lorenzo e Hysaj terzini. Lobotka e Fabian Ruiz a centrocampo, Politano e Lozano sulle fasce, davanti Mertens supporta Osimhen. In panchina tra gli olandesi c’è anche il figlio d’arte Maxim Gullit, classe 2001.

Il Napoli tiene sempre in mano il pallino del gioco e domina nel possesso palla, ma non riesce a trovare la via del gol. L’AZ, in piena emergenza Covid, si difende con i denti ed è molto più concreta in avanti. Infatti trova la rete della vittoria con De Wit in una delle rare sortite offensive. Gattuso prova a dare la scossa con gli ingressi di Insigne, Mario Rui, Demme, Petagna e Bakayoko, ma il risultato non cambia. 

Un gol che fa nel complesso arrabbiare Gattuso. “L’errore che abbiamo fatto? Che non si doveva perdere. Il possesso palla è stato sterile, poi abbiamo avuto troppa palla sui piedi, mai un dai e vai. Poteva passare una giornata e non avremmo fatto gol. Non si possono perdere questo tipo di partite, abbiamo fatto il solletico agli avversari: ci vuole più veemenza e fame. Abbiamo giocato poco senza palla”.

Problema mentalità?

“Ogni partita è una storia a sé. Il bello del calcio è quello: non possiamo sbagliare più noi, ora. Secondo me c’è stato qualcosa a livello di motivazione, da parte loro: hanno perso tanti giocatori per il Covid, avevano qualcosa di diverso. Non hanno mai difeso come oggi, erano più cattivi. Noi abbiamo giocato troppo con la palla tra i piedi. Il Covid pesa, ma fa dare qualcosa in più: nelle difficoltà l’essere umano va alla ricerca di qualcosa in più. Questa è una squadra che quando vinceva 4-0, poi andava a pareggiare. E oggi non ha preso gol. A noi è mancato qualcosa lì, negli ultimi 10-15 metri. Noi abbiamo concesso davvero solo un tiro e quello del gol: non c’è molto da vedere lì. In Europa queste cose succedono, è un’altra competizione. Ci serva da lezione: abbiamo forse preso troppi complimenti, non lo so. Ma non posso prendermela con la squadra, abbiamo fatto la partita che potevamo fare”.

Rosa corta?

“Ne ho fatti 5 di cambi. Il fatto che magari siano mancati Zielinski o Elmas può aver pesato, sì. Ma non credo che la sconfitta sia per una questione di stanchezza: è mancato il gol, dobbiamo concretizzare meglio”.

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