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Fiorentina, Commisso: “Mendes rappresentava il Porto e Gattuso, inaccettabile”

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Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso interviene dall’America sui media della società gigliata, spiegando in un podcast le questioni principali del momento viola:

Voglio dare il mio benvenuto a Vincenzo Italiano, ieri ho parlato per la prima volta con lui: è in Sicilia a godersi un po’ di vacanza prima di tornare qua. Voglio anche dire che abbiamo parlato con lo Spezia e abbiamo trovato un accordo che soddisfacesse entrambe le due società, siamo rimasti in ottimi rapporti. Questa trattativa è stata molto complicata, ma Vincenzo ha voluto fortemente venire da noi, il che ci inorgoglisce.
Dal momento dell’addio di Gattuso, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi su un tecnico che ci ha sempre impressionati. Ho parlato con Philip e Robert Platek, sono persone molto capaci, spero che abbiano successo in Italia. La nostra è stata una scelta condivisa, come tutte le altre. Certo, si vive in democrazia, ma quando c’è una decisione la si prende tutti insieme, da Montella a Iachini e così via. Abbiamo scelto un allenatore giovane, vincente e con un modo di vedere il calcio in cui noi crediamo“.

Sugli addii – “Vorrei dedicare un pensiero a Ribery, Caceres e Borja Valero: a maggio ero consapevole, nel salutare la squadra, che non avrei rivisto alcuni giocatori. Loro tre sono professionisti seri, che hanno dato tutto per la maglia viola. Saluto e ringrazio anche Alejandro Rosalen Lopez“.

Precisazioni sul mercato – “Nico Gonzalez? Dopo Quarta, che Barone e Pradè mi avevano presentato l’anno scorso, abbiamo preso un altro grande talento argentino. Voglio dare il mio benvenuto a Nicolas, l’acquisto più importante della storia viola. Se prendiamo il costo dell’operazione, arriviamo a 29 milioni di euro lordi. Poi ci sono 11,7 milioni di salario in 5 anni, quindi il totale ammonta intorno a 40 milioni totali. Nel caso di Sergio Oliveira, si parlava di 22 milioni di operazione e di altri 22 milioni di salario nel quinquennio, 44 totali: in più, Oliveira dopo cinque anni non sarebbe stato rivendibile a 34 anni, diversamente da Nico a 28. Abbiamo semplicemente ritenuto più vantaggioso prendere uno piuttosto che l’altro“.

La battaglia al sistema procuratori – “Ci sono molti conflitti di interessi, che in America non potrebbero essere accettabili. Con Sergio Oliveira, il procuratore rappresentava il giocatore, il Porto e il nostro allenatore: si deve fare qualcosa, non voglio fare di tutta l’erba un fascio e dire che tutti i procuratori sono il male, ma bisogna che il sistema cambi. Noi andiamo avanti sul mercato“.

Su Antognoni – “Dal primo giorno ho avuto un ottimo rapporto con lui, spero che accetti la nostra offerta. Secondo noi il nuovo ruolo sarebbe perfetto per lui, ha fiuto per il talento. Se poi lui preferirà interrompere il lavoro ne saremo dispiaciuti, ma Firenze sarà sempre casa sua. Ho visto le partite di Euro2020, è stato bellissimo vedere gli stadi pieni, specie in Ungheria. Spero che presto si possa tornare a riempire il Franchi“.

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