In&OutPrimo PianoSud Sardegna

Francesco Cau: un sulcitano a Milano vicino agli anziani e ai bambini

Condividi

Si era inventato un’iniziativa per ravvivare una RSA del suo paese riscuotendo un buon successo e allora perché non riprovarci? Lui è Francesco Cau, un 40enne di Perdaxius, paese del Sulcis, ma vive a Cassina De’ Pecchi in provincia di Milano e proprio vicino alla sua abitazione esiste una residenza sanitaria per anziani che già in piena pandemia erano stati costretti all’isolamento soprattutto dei propri familiari “Tutti noi sappiamo come le residenze per anziani siano state, in generale, uno dei punti deboli della strategia anti-contagio dal Coronavirus nella prima ondata della pandemia. – scrive Francesco – Infatti circa la metà dei decessi per Covid sono avvenuti nelle residenze sanitarie assistenziali. Sebbene l’arrivo dei vaccini abbia migliorato enormemente la situazione all’interno delle strutture, l’attenzione resta sempre alta affinché gli ospiti siano protetti al meglio contro il virus.

Nel mio caso, se prima della pandemia vedevo passeggiare i nostri anziani lungo l’isolato che costeggia la residenza, questo non è più avvenuto in maniera costante perché le porte delle RSA sono state chiuse per preservare al massimo la bolla interna.

La residenza ospita circa 130 anziani con una cinquantina di operatori che si occupano amorevolmente di loro tutti i giorni.

Nonostante siano trascorsi quasi due anni dall’inizio della pandemia e con tre dosi di vaccino ormai alle spalle, la situazione dentro le RSA non è ancora delle più facili e la sofferenza maggiore per gli anziani è quella di non poter abbracciare e vedere di persona i propri parenti in maniera costante, aumentando in loro il senso di frustrazione e abbandono, soprattutto durante il periodo natalizio che stiamo vivendo in questi giorni.

  Oltre agli anziani, anche i bambini sono sicuramente quelli che più stanno soffrendo le conseguenze drammatiche che la pandemia ha imposto alla nostra nuova quotidianità, sebbene la situazione sia migliore rispetto gli scorsi mesi.”

L’idea di Francesco è stata quella di unire i due mondi: i bambini e gli anziani “il passato e il futuro della nostra comunità, in un abbraccio virtuale.”

Lo scambio di doni fatti manualmente dalle due età della vita è avvenuto attraverso il coinvolgimento dei “bambini dell’Asilo Nido “Qui Quo Qua” di Cassina De Pecchi. Le educatrici dell’asilo si sono dette entusiaste di replicare questa iniziativa e hanno fatto realizzare diversi disegni ai bimbi che nei giorni scorsi ho consegnato personalmente agli educatori dell’RSA.  Dal canto loro, quest’anno gli anziani hanno voluto contraccambiare realizzando, con le loro mani, delle palline natalizie che sono state consegnate ai bimbi del Qui Quo Qua. Mi è stato riferito che i nonni hanno nuovamente gradito tantissimo la sorpresa, ognuno di loro ha ricevuto un disegno e so che lo hanno conservato gelosamente sul comodino di fianco al proprio letto.”

Un’iniziativa semplice ma che di sicuro ha allietato e reso felici bambini e nonni “Aver regalato qualche attimo di felicità ai nostri nonni, attraverso i disegni dei nostri bambini, è una vera gioia che scalda il cuore, soprattutto in questo periodo natalizio. Invito anche tutti i bambini, che avranno la fortuna di trascorrere le feste natalizie con i propri nonni, a realizzare un disegno di Natale e di consegnarglielo quando si riuniranno per la cena o il pranzo di Natale.”

Un progetto a cui possono collaborare tutti inviando una cartolina, un disegno, una dedica, un biglietto d’auguri natalizio all’indirizzo:

Residenza Anni Azzurri Melograno

Via Napoli, 2

20051 Cassina De’ Pecchi (MI)

oppure un’email a educatori.melograno@anniazzurri.it

Un piccolo gesto,  – conclude Francesco –  sicuramente alla portata di tutti, che può trasmettere un po’ di umanità e speranza, a tutte quelle persone fragili per le quali le feste rischiano di essere un periodo ancora più triste.”

Comment here