Cultura

Franco Legni presenta il libro “Due di briscola”

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PRATO – Dalla moquette rossa di un salotto anni Settanta al grigio pavimento di una cella puzzolente, il passo può essere breve. Ad argomentare le dinamiche di questo cambiamento è Franco Legni con il suo libro “Due di briscola” (Giunti). Basta avere le amicizie giuste e Nichi Moretti, pessimo avvocato con la passione per le cattive compagnie, ne vanta delle migliori. Arrestato nel suo studio in circostanze imbarazzanti, diviene un detenuto modello, cocco del direttore della prigione e felice compagno di cella di un carcerato obeso e omosessuale, fino a che si presenta l’occasione di evadere.

E quale nascondiglio migliore di Barcellona e del covo di un clan di spacciatori africani completamente fuori di testa? Al fianco di Nichi un cast mirabolante di personaggi, che comprende (in ordine casuale): un mago livornese, una spogliarellista nana, un barbiere pachistano, qualche onorabile prostituta, un gigante nero e Gigliola, la madre dell’avvocato: la più petulante, fastidiosa e adorabile fiancheggiatrice della storia della letteratura.

Dalle carceri italiane ai bordelli di Praga passando per il Barrio Chino di Barcellona e la periferia toscana, l’esilarante avventura di un antieroe per eccellenza. Perché i perdenti, i diseredati, i “due di briscola” valgono poco, ma a volte con una sola carta vincono la partita e conquistano il piatto.

Chi è Franco Legni?

E’ nato a Prato, dove vive e scrive fingendo di lavorare come avvocato. Nel 2003 ha perso il volo di ritorno dal Cairo scampando a un disastro aereo. Ha corso con i tori a Pamplona ed è stato arrestato in Bielorussia per possesso di documenti falsi. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo libro con una casa editrice specializzata in riviste pornografiche. Per Giunti nel 2019 ha pubblicato “Io, Nichi Moretti”. Le voci che Nichi Moretti sia il suo alter ego sono false e tendenziose, sebbene i suoi amici le ritengano assolutamente fondate.

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