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GIORNATA MONDIALE DELL’EPILESSIA 2020

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GIORNATA MONDIALE DELL’EPILESSIA 2020

Oggi, lunedì 10 febbraio 2020 è la Giornata Mondiale dell’Epilessia. L’epilessia è una malattia neurologica che coinvolge 65 milioni di persone nel mondo. In Italia ne soffrono circa 500 mila. Avvolta per secoli da un alone di mistero e circondata da pregiudizi e scarsa conoscenza, l’epilessia registra un picco di incidenza nell’età evolutiva e negli anziani. Nel 30% dei casi purtroppo risulta essere resistente alla terapia farmacologica. I bambini fino a 15 anni che ne soffrono spesso hanno anche problemi sociali dettati da stereotipi che rendono difficile la vita di tutti i giorni.

DICHIARAZIONE DI GIUSEPPE ZACCARIA,PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE FUORI DALL'OMBRA INSIEME PER L'EPILESSIA

Secondo Giuseppe Zaccaria, presidente dell’Associazione Fuori dall’Ombra Insieme per l’Epilessia, una delle criticità più rilevanti è la mancanza di preparazione degli insegnanti e degli operatori scolastici, quindi la paura per il possibile manifestarsi di crisi durante l’orario scolastico o l’incapacità di fronteggiarle. Inoltre, sempre secondo Zaccaria, ad oggi nessuna legge obbliga gli insegnanti a somministrare i farmaci a scuola (fonte Ansa).

IN REALTÀ

In realtà, le Linee Guida per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico e che sono state emanate dal MIUR e dal Ministero della Salute, affermano il contrario. Essendo considerati medicinali salva vita, gli insegnanti e gli operatori sono comunque obbligati a somministrarli pur non essendo sempre preparati a farlo.

ANCHE PER GLI ADULTI NON È SEMPLICE

Zaccaria sostiene che anche per gli adulti non è semplice. Infatti nel mondo del lavoro tuttora c’è una scarsa conoscenza del problema, soprattutto in ambito privato. Nel caso in cui si comunica la malattia, si rischia di non ottenere il lavoro o di essere considerati lavoratori ‘particolari’ e ciò porta a tacere e negare il proprio problema, contribuendo al processo di separazione o di non piena integrazione che poi ha riverberi anche psicologici sulla personalità di chi è affetto da epilessia.

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