Cultura

Giuseppe M. Gnagnarella presenta il nuovo libro “Il cuore nel mondo. Dodici città per dodici mesi”

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ROMA – Giuseppe M. Gnagnarella torna a Roma per presentare il nuovo libro “Il cuore nel mondo. Dodici città per dodici mesi” (Crocetti Omar Editore).  Il noto giornalista, già corrispondente Rai e volto noto della tv, sarà martedì 6 febbraio, alle ore 18, alla Biblioteca Casanatense (Via di Sant’Ignazio, 42). Del nuovo libro, discuteranno con l’autore, la vicepresidente della Camera dei Deputati, Anna Ascani, l’Accademico di Francia, prof. Louis Godart, e il responsabile di Rai Quirinale, Andrea Covotta. L’iniziativa è dell’associazione culturale “Visioni & Illusioni”, presieduta da Ettore Spagnuolo e di cui Giuseppe Maria Gnagnarella è tra i soci fondatori.

“Ho sempre avuto bisogno di provare quella gioia unica che è il partire per raggiungere posti nuovi e gente sconosciuta. Per vivere la libertà di conoscere, per fare esperienze nuove senza lasciarsi trasportare, conservando il gusto magico, anarchico e sorprendente dell’andare”. Giuseppe Maria Gnagnarella, un passato in Rai come inviato di guerra, cronista e commentatore politico e poi dirigente a Viale Mazzini, riassume così il senso del suo nuovo libro “Il cuore nel mondo. Dodici città per dodici mesi” che sarà presentato il 5 dicembre a Milano al Circolo Tennis Bonacossa.

Un libro completamente diverso dai precedenti di Gnagnarella, libri di storia politica o romanzi, favole come le definisce lui. Questo è quasi un’autobiografia. Il racconto di un mondo assolutamente personale che parte da Gerusalemme (Gnagnarella fu uno dei primi ad arrivare in Israele allo scoppio dell’Intifada) e attraverso Parigi, la città dei sogni quasi sempre presente nei libri di Gnagnarella, il mare di Nizza, i segreti di New York, la confusione di Buenos Aires, l’amica Perth, la dolce Atene, l’amata Roma, la modernità di Singapore, la dolce Siviglia, Tromso, il suo Nord, Torino, a volte amica a tratti avversa ma sempre ricca di fascino, diventa il pretesto per aprire il cassetto dei sogni mentre sullo sfondo sembra di sentire la voce di Ulisse che dice ai suoi “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute  e conoscenza”.

Sul retro dell’affascinante copertina con un uomo (l’autore?) che guarda dall’alto una città ricca di monumenti e di verde, l’editore Omar Crocetti, scrive che il libro è “un baedeker della felicità alla scoperta dell’anima dei luoghi e di quella dei suoi abitanti”. Giusta sintesi, quel che resta in parte segreta è l’anima dell’autore: Gnagnarella, sembra, della sua anima resta sempre un po’ geloso. Per fortuna non dei suoi gusti e dei suoi disgusti di viaggiatore pronto a partire “leggero” per andare senza farsi portare. “Non ho mai trascurato”, scrive Gnagnarella, “l’importanza delle radici, ma ho sempre pensato che se abbiamo gambe dobbiamo usarle per andare, penseranno poi loro a riportarci a casa”. Ma la casa di Gnagnarella è in Abruzzo, a Roma, a Milano, a Dublino, a Perth, in Francia o dove…?

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