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Gonnesa: Cabiddu e Puddu chiedono chiarimenti agli uffici competenti sulla realizzazione del Nido Comunale

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Questa mattina a Gonnesa, i consiglieri comunali Hansel Cabiddu e Marzia Puddu, rappresentanti del gruppo Per il Bene Comune Gonnesa, hanno protocollato una richiesta di chiarimenti, agli uffici competenti, sui lavori per la realizzazione del nuovo Nido Comunale.

I consiglieri Puddu e Cabiddu, pur riconoscendo l’onorabilità dell’opera portata avanti e realizzata per volontà dall’attuale amministrazione comunale, chiedono maggiori chiarimenti sull’utilizzo della somma urgenza per porre in essere determinati passaggi.

Di sotto viene riportata la richiesta di chiarimenti depositata dai consiglieri.

“Con la presente – scrivono nel documento i consiglieri Puddu e Cabiddu – sottopongono all’attenzione della S.V alcune particolarità della determina in oggetto.

È ben chiaro dalla premessa che i locali che tutt’oggi ospitano l’Asilo Nido erano la sede della sala operativa della protezione civile “Sandro Usai” inaugurata nel 2012 per la formazione dei volontari del soccorso su iniziativa della Provincia e del comune di Gonnesa, che affidarono al Soccorso Sant’Andrea Gonnesa l’incarico di formare i volontari, già operanti nelle associazioni del territorio, nella pratica di bagnini, soccorso a mare, protezione civile e che è divenuta sede del Centro Operativo Comunale con l’approvazione nella passata legislatura del Piano di Protezione civile.

Tralasciando che non è invece chiarito – proseguono i consiglieri – come mai ed in che modo quelle funzioni possano essere garantite in altri spazi e in altri locali nell’atto in oggetto sono resi evidenti gli interventi a cui si è dovuto provvedere pe realizzare in quegli spazi il Nido comunale che sono i seguenti:

“si è reso necessario predisporre una serie mirata di interventi edilizi ad impiantistici atti a rendere fruibile ed a norma secondo la vigente normativa per gli asili nido”

“la riparazione degli spazi al fine di creare due ampie aule destinate ad accogliere i bambini, ovvero nella creazione degli spazi destinati alla somministrazione dei cibi per gli stessi oltre ovviamente alle aree destinate ai servizi igienici opportunamente adattata alle esigenze dei piccoli fruitori”

“che l’insieme degli interventi possano così riassumersi:

-realizzazione di nuove tamponature di ripartizione degli spazzi per la didattica;

-adeguamento dell’impianto idrico esistente;

-adeguamento dell’impianto elettrico esistente;

-adeguamento dell’impianto di riscaldamento esistente;

-ristrutturazione di alcuni ambienti interni;

-ristrutturazione del prospetto esterno dell’edificio;

Tutti questi interventi sono resi possibili perché dichiarati “somma urgenza della determina ai sensi dell’art 163 del. D.lgs. 50/2016. Affidamento ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera a”.

Alla luce di quanto espresso nell’atto si chiede alle S.V se i succitati interventi sono conformi a quanto prescritto dall’articolo 163 menzionato che definisce così le circostanze in cui la somma urgenza:

“circostanza di somma urgenza che non consentono alcun indugio”

“per il verificarsi o dell’imminente verificarsi di eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo”

In buona sostanza, così come evidenziato da diverse sentenze e da copiosa giurisprudenza, deve trattarsi di ragioni d’urgenza giustificate da circostanze impreviste, imprevedibili e comunque non preventivamente note all’amministrazione; ragioni che comportano uno stato di imminente e concreto pericolo di pregiudizio alla pubblica incolumità.

Si chiede alla S.V se la seppur meritoria volontà dell’Amministrazione, così come esposta in premessa, di ritenere “fondamentale fornire un servizio per il nido d’infanzia per l’anno educativo 2022/2023 per dare attuazione al sistema educativo integrato 0-6, in quanto il servizio è fornitore di un’ampia gamma di occasioni e di sviluppo educativo, psicologico, cognitivo dei piccoli” rientri nella fattispecie dell’art. 163 del d.lgs. 50/2016.

 Si chiede alle S.V se trasformare la sede della Sala Operativa della protezione civile” Sandro Usai” in Asilo Nido Comunale possa rientrare nella casistica di utilizzo e ricorso alla somma urgenza per giustificare un intervento che sotto il profilo prettamente tecnico è simile più ad una trasformazione edilizia, che segue un definito iter progettuale, anziché a lavori così come classificati in determina.

Si chiede alle S.V., se è da ritenersi di somma urgenza l’allestimento del Nido Comunale, come mai anche le altre forniture come climatizzatori, arredi, giochi e altri materiali non sano stati considerati anch’essi come tali.

Al responsabile Finanziario – concludono nel documento Puddu e Cabiddiu – si chiede se contabilmente è giustificabile l’utilizzo del principio della somma urgenza per sostenere le spese per le tipologie di lavori sostenuti così come da determina anche ai sensi delle modalità previste dagli articoli 191, comma 3, e 194 comma1, lettera e) del decreto legislativo 18 agosto 200 n267

Con la presente oltre alle delucidazioni esposte si chiedono i seguenti atti:

Verifica delle circostanze di somma urgenza

Copia del verbale di somma urgenza

Disposizione dell’immediata esecuzione dei lavori o di quanto disponibile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica incolumità in forma diretta ad uno o più operatori

Il corrispettivo delle prestazioni ordinarie

Copia della perizia giustificativa dei lavori

Copia della Trasmissione del verbale e della perizia alla stazione appaltante per la copertura dei costi entro 10 giorni

Gli estremi di trasmissione all’Anac così come previsti dall’art. 163, comma 10”

 

di Luca Norco

Fonti: Documento file digitale; Comunicazioni telefoniche rappresentanti del gruppo Per il Bene Comune Gonnesa

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