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Inaugurata la sede regionale dell’Ordine Nazionale dei Biologi che ha ospitato il convegno sulla gestione e conservazione delle aree umide

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Ieri, presso la nuova sede di Cagliari, si è tenuta l’inaugurazione della delegazione dell’Ordine Nazionale dei Biologi della Sardegna, alle 18:30, in via Mameli. La stessa sede si trasformerà in sede dell’Ordine dei Biologi Della Sardegna quando si transiterà dall’unico Ordine Nazionale a una federazione degli Ordini Regionali. In diretta streaming, all’inaugurazione, è intervenuto il Presidente Nazionale dell’ONB Vincenzo d’Anna, spiegando la necessità di avere, anche in territorio sardo, un punto di riferimento dell’ordine.

Sono inoltre intervenuti anche il Segretario dell’ordine e delegato per la Sardegna, Duilio Lamberti e il Commissario per l’ONB Sardegna Enrico Tinti, al quale abbiamo chiesto un commento a caldo. “Le prime azioni che intraprenderemo in Sardegna per la regionalizzazione saranno sicuramente quelle di produrre delle linee guida per i colleghi biologi, quindi di creare commissioni che si occupino delle diverse problematiche, dei diversi aspetti inerenti l’organizzazione dell’ordine. Fatto ciò dovremmo preparare quella che è la macchina elettorale che porterà alla regionalizzazione dell’ordine e avremo finalmente l’Ordine Regionale della Sardegna, per la prima volta, in questa maniera potremmo stare molto più vicini ai nostri colleghi biologi sardi, vicino ai loro problemi, in modo da parlare ed interloquire con le istituzioni per il miglioramento della professione di biologo. ”

Inoltre, contestualmente all’inaugurazione, la ONB e CNBA, hanno organizzato il convegno dal titolo: “Gestione, ripristino e conservazione delle aree umide quale chiave di lotta alla desertificazione”, con il patrocinio di grossi enti come il FAI, l’Università degli studi di Cagliari, l’Ente Regionale AGRIS, il Consiglio Nazionale dei Geologi, solo per citarne alcuni.

Segue il comunicato stampa dell’evento.

Alla luce del meeting avvenuto il 24 giugno scorso, tra una delegazione FAO e una delegazione del Coordinamento Nazionale Biologi Ambientali (CNBA) e il Presidente dell’Onb Vincenzo D’Anna, da cui è nata una prima intesa di voler costituire una partnership tra i due enti, rivolta alla creazione di progetti ambientali, tra cui la “lotta alla desertificazione”, “la salvaguardia e il recupero degli ecosistemi del Pianeta”, si vuole celebrare – in occasione dell’inaugurazione di quella che sarà la futura sede dell’Ordine regionale della Sardegna – un CONVEGNO (con una parte teorica e una parte pratica sul campo) che si terrà a Cagliari l’11 e il 12 settembre 2021, presso l’ex salina del Parco Molentargius, sul ruolo delle aree umide come chiave di lotta alla desertificazione, ove tra i vari e prestigiosi relatori, presenzieranno anche biologi, tecnici, scienziati della FAO.

L’argomento principe è il ruolo delle aree umide come chiave di lotta alla desertificazione e alla modificazione geografica e geomorfologica di aree precedentemente fertili. Le aree umide sono centri di alta differenziazione faunistica e vegetazionale, ecosistemi nei quali la coordinazione mutualistica tra vegetazione ripuale, flussi e volumi idrici, determinano le condizioni di alti tassi di diversità biologica vegetale e animale, con presenza anche di caratteristiche climatiche di alta umidità in contrasto prioritario ai fenomeni di aridità indotta dai cambiamenti climatici e dalla riduzione di precipitazioni atmosferiche. La Convenzione di Ramsar del 1971 ne identifica un ruolo prioritario nella lotta alla desertificazione.

Al termine della prima giornata del CONVEGNO, l’11 settembre alle ore 19 i partecipanti al convegno potranno svolgere una passeggiata naturalistica nell’area di Villaggio Macchiareddu, presso il FAI Saline Conti Vecchi (zona industriale Macchiareddu, Assemini), condotta dal personale FAI. La camminata raggiungerà Porto San Pietro, antica area di attracco delle chiatte che caricavano il sale dirette al Porto di Cagliari, dove ora sono presenti diverse specie ornitiche.

La mattina del 12 settembre inizierà la parte pratica attraverso una serie di osservazioni sul campo all’interno dell’area del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline” curate da tecnici biologi esperti, e relative ad esempi pratici di biologia ed ecologia applicata.

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