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La Russia è pronta ad una legge che limiti la censura da parte dei colossi del web

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L’agenzia di stampa Interfax riporta un singolare accadimento (in lingua Inglese).

Si tratta di un disegno di legge presentato giovedì mattina alla Duma da un gruppo di deputati e membri del Consiglio della Federazione che prevede sanzioni, fino al blocco completo, per i portali web che limitano l’accesso al materiale informativo dei media russi e violano la libertà di ricevere informazioni in lingua Russa.

Secondo il disegno di legge, la legislazione russa potrebbe essere aumentata con lo status di “proprietario di un portale web coinvolto nella violazione dei diritti umani e civili fondamentali e delle libertà dei cittadini russi“.

Lo status può essere designato dal procuratore generale russo con il consenso del ministero degli Esteri russo, in particolare, per “discriminazione nei confronti del materiale dei media russi“. Lo stesso può essere fatto se un portale web limita l’accesso a “informazioni socialmente significative per motivi di nazionalità, lingua o sanzioni imposte alla Russia e ai suoi cittadini“.

Il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media (Roskomnadzor) può limitare l’accesso a tali portali web in tutto o in parte, utilizzando l’hardware dei provider Internet.

Potenzialmente, il disegno di legge potrebbe essere applicato ai popolari social media occidentali. Gli autori hanno notato nella nota esplicativa che Twitter, Facebook e YouTube erano tra i portali web che hanno bloccato le informazioni dei media russi nel 2020.

Dall’aprile 2020, le autorità russe hanno ricevuto lamentele dalle redazioni dei media per la censura dei loro account da parte di portali web stranieri come Twitter, Facebook e YouTube“, si legge nella nota esplicativa.

Il disegno di legge consente lo sblocco del portale web dopo che il suo proprietario smette di limitare l’accesso al materiale informativo dei media russi o ad altre informazioni socialmente significative per motivi discriminatori. In tal caso, Roskomnadzor informerà il procuratore generale che il portale web ha smesso di infrangere la legge cosicché il procuratore stesso potrà avviare la revoca delle restrizioni.

Cosa non è piaciuto al popolo Russo?

Siti d’informazione e note agenzia di stampa russe come Russia Today, RIA Novosti e Sputnik News hanno visto rimosse alcune delle pagine ufficiali e bloccata la pubblicità. Inoltre i loro account sono etichettati con la descrizione “media affiliati allo Stato russo”, trattamento stranamente non riservato all’inglese BBC. La proposta trova il consenso anche del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale “è necessario un meccanismo per contrastare il problema. Ci sono evidenti azioni discriminatorie contro gli utenti russi da parte di queste società”.

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