Per due settimane a partire da lunedì 12, sarà consentito spostarsi soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità e non è concesso andare a far visita a parenti e amici.
La Sardegna diventerà zona rossa da lunedì 12 aprile. A confermarlo all’Ansa, è stato l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, che ha ricevuto la conferma dal ministro Roberto Speranza. Purtroppo, l’indice Rt nella nostra Isola, rilevato dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute, è pari a 1,54, ossia al di sopra dell’indice minimo per restare in zona arancione. Si ricorda che la soglia limite che determina le regioni in zona rossa è di 1,25.
Cosa e non si può fare in zona rossa
Scuola
In questa zona, dal 7 al 30 aprile 2021, è assicurato in presenza lo svolgimento:
– dei servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti);
– dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia (materna);
– dell’attività scolastica e didattica della scuola primaria (elementari);
– dell’attività scolastica e didattica del primo anno della scuola secondaria di primo grado (prima media).
Nello stesso periodo, le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado (seconda e terza media) e della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.
Aperture esercizi pubblici
È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.
Altri esercizi di vendita al dettaglio
Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità come ad esempio prodotti, vestiario e calzature per la prima infanzia.
Salute e benessere
Duro colpo anche per i centri estetici, i parrucchieri, i saloni di bellezza e ricostruzione unghie che resteranno chiusi.
Attività motoria
L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina relativa alle FAQ del Governo
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