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L’appello di Christian, ferito dall’orso: “Non uccidetelo”

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Fabio Misseroni e suo figlio Christian sono i due cacciatori aggrediti e feriti in Trentino, sul Monte Peller da un orso. In seguito a questo episodio, il presidente della Provincia Autonoma di Trento, ha ordinato l’abbattimento dell’orso. La sua azione ovviamente ha scatenato una serie di polemiche: Legambiente ha deciso di denunciare Fugatti. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, invece, ha sottolineato come sia “inaccettabile l’abbattimento dell’orso in una fase in cui non sono noti i dettagli, in particolare se si trattasse di una femmina che voleva proteggere i cuccioli”. Sono tanti anche i personaggi famosi e i politici che anche tramite social si sono schierati contro l’abbattimento dell’animale.

Lo stesso Christian vittima dell’aggressione ha voluto lanciare un appello affinché l’orso non venga ucciso. Al Corriere della Sera ha dichiarato: “Siamo contrari, perché abbiamo rispetto della montagna e degli animali che ci vivono, anche se siamo cacciatori, ma gli orsi qui sono troppi e vanno gestiti”.

Misseroni ha poi aggiunto: “Purtroppo non è di mia competenza dire come poterli gestire, se spostare gli orsi in altre regioni alpine o castrarli, così almeno il numero non aumenta o altro ancora. Però prima o poi, se non si fa qualcosa, ci scappa il morto, perché gli orsi sono anche loro stressati dalla presenza sempre maggiore dell’ uomo sulle montagne. Qui il Monte Peller è una zona frequentata giornalmente da moltissimi turisti e da fungaioli amanti della montagna”.

 

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