Politica nazionale e estera

L’Assemblea generale dell’ONU adotta una risoluzione sull’Ucraina. Astenuta Algeria

Condividi

Nella sessione straordinaria di emergenza dell’Assemblea Generale (AG), un anno dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato giovedì 22 febbraio una risoluzione chiedendo nuovamente il ritiro delle forze russe.

La risoluzione intitolata “Principi della Carta delle Nazioni Unite alla base di una pace globale, giusta e duratura in Ucraina” è stata adottata con 141 voti a favore, 7 contrari (Bielorussia, Corea del Nord, Eritrea, Mali, Nicaragua, Russia e Siria) e 32 astenuti, tra cui l’Algeria cosiddetta amica dell’Occidente nella materia del gas.

In questo testo “si richiede ancora una volta che la Federazione Russa ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti del Paese, e chiede una cessazione delle ostilità”.

Esige inoltre che “il trattamento da parte delle parti in conflitto armato di tutti i prigionieri di guerra sia conforme alle disposizioni della Convenzione di Ginevra relative al trattamento dei prigionieri di guerra” e “chiede il completo scambio di prigionieri di guerra, la liberazione di tutte le persone illegalmente detenute e il ritorno di tutti i civili trasferiti e deportati con la forza, compresi i bambini”.

Nella sua risoluzione, l’Assemblea generale sottolinea “la necessità di raggiungere, quanto prima, una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, in conformità con i principi della Carta delle Nazioni Unite”.

Nel frattempo, “invita le parti in conflitto armato a rispettare pienamente i loro obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, vale a dire garantire sistematicamente il rispetto della popolazione civile e dei beni civili, garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli alle persone bisognose, e astenersi dall’attaccare, distruggere, saccheggiare o rendere inutilizzabili beni indispensabili alla sopravvivenza della popolazione civile”.

Chiede “l’immediata cessazione degli attacchi alle infrastrutture critiche dell’Ucraina e di qualsiasi attacco deliberato ai beni civili, comprese residenze, scuole e ospedali” e sottolinea “la necessità di avviare indagini e avviare procedimenti giudiziari appropriati, equi e indipendenti a livelli nazionale o internazionale per garantire che gli autori dei crimini più gravi ai sensi del diritto internazionale commessi sul territorio ucraino siano chiamati a rispondere ai loro atti, che sia fatta giustizia per tutte le vittime e che siano evitati crimini futuri”.

Nell’apertura della sessione dell’AG, il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha definito l’invasione russa dell’Ucraina “un affronto alla coscienza collettiva” e che “mette in discussione i principi e i valori fondamentali del nostro sistema multilaterale”.

Ricordato che la posizione dell’ONU è inequivocabile ha detto: “Siamo impegnati per la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”.

Dalla sua parte, il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Csaba Korosi, ha denunciato una “aggressione illegale”. “La Russia può porre fine alla sua aggressione. La Russia può porre fine alla guerra che ha iniziato. La Russia deve porre fine a questo inferno di spargimento di sangue”, ha detto.

Astenutosi sui contenuti della risoluzione si segnala che Algeria è inaffidabile.

Di Belkassem Yassine

Comment here