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L’editoriale: dimissioni a Carbonia dell’assessore Stefano Mascia. Non c’è due senza tre e il quarto vien da sè?

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Non c’è due senza tre e speriamo che il quarto non venga da sé! Accade al comune di Carbonia dove la Giunta, ad appena un anno dal suo insediamento, ha visto già le dimissioni di tre appartenenti alla maggioranza. Ad aprire le danze, due mesi dopo aver ricevuto l’incarico, era stato Giacomo Floris (Carbonia Avanti) dimessosi dalla vicepresidenza della quarta commissione per le solite “motivazioni personali ma anche politiche” ma soprattutto per la staticità sui lavori e la poca collaborazione. Sono invece di poche settimane fa le dimissioni di Diego Fronterre, (Lista Pietro Morittu Sindaco) vicepresidente della seconda commissione in aperto contrasto con il sindaco Pietro Morittu, reo di non prendere in considerazione le sue richieste. Infine oggi arrivano le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici, Stefano Mascia, e anche in questo caso le ragioni  sono principalmente politiche in quanto è venuta meno la fiducia con il gruppo di Carbonia Avanti che lo aveva proposto come tecnico durante la formazione della Giunta. Di sicuro non si può accusare l’assessore di non aver fatto un buon lavoro visto i ragguardevoli risultati raggiunti in poco meno di un anno. Ma probabilmente c’è altro se Mascia non ha più la fiducia del gruppo che l’ha proposto. Forse era troppo indipendente e non rispondeva ai suggerimenti della scuderia?  

Insomma si alternano i sindaci e le giunte ma i problemi restano sempre gli stessi: disaccordo con i primi cittadini o con i gruppi di appartenenza. Su tre dimissioni due provengono dal gruppo “Carbonia Avanti”, che è risultato il più votato alle elezioni e quindi ha un numero importante di consiglieri. Ma non meno gravi sono quelle di Fronterre espressione proprio della lista personale del Sindaco.

Quindi cosa sta succedendo tra le stanze del comune di Carbonia? Come mai ad appena un anno dall’elezione del nuovo sindaco ci sono tutte queste defezioni?

Agli osservatori più attenti appare chiaro che “Carbonia Avanti” faccia il bello e il cattivo tempo, imponendo la propria linea politica che dovrebbe, semmai, essere condivisa con il primo cittadino a cui spetta il dovere di dare indicazioni sul percorso che la giunta deve seguire. Invece il sindaco resta sotto traccia e non rilascia quasi mai dichiarazioni sullo stato d’arte della sua giunta e i suoi malesseri ma solo banali parole di circostanza, pertanto non si riesce a capire se il primo cittadino sia sotto giogo della sua maggioranza o di chi altro, considerata la catena di dimissioni. A rimetterci sicuramente i cittadini che avevano dato pieno mandato al giovane sindaco e che si ritrovano confusi e sconcertati. Di riflesso anche l’intero territorio del Sulcis subisce l’inerzia del comune capoluogo che dovrebbe essere trainante su gran parte delle attività. A sostituire il dimissionario Mascia dovrebbe essere, secondo i rumors, la voce ufficiale di “Carbonia Avanti”, Manolo Mureddu, giornalista e ex-sindacalista, che dovrà riprendere le fila del lavoro fatto dal suo predecessore oppure adattarlo alla sua idea di sviluppo dell’assessorato.

Chissà se dopo un anno l’amministrazione comunale riuscirà a trovare la quadra e partire con la progettazione. Chissà se queste saranno le ultime dimissioni. Ne dubito perché da alcune indiscrezioni altri assessori potrebbero perdere la poltrona e se dovessero provenire sempre dallo stesso gruppo politico ci sarebbe davvero da preoccuparsi e allora verrebbero meno tutte le accuse fatte alla precedente amministrazione che, a dire della gente, qualcuno comincia a rimpiangere.                    

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