Economia

L’euro è in leggero ribasso, a 1,0586 dollari

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ROMA – L’euro perde ancora qualche posizione sul dollaro mentre la divisa statunitense che si rafforza con le crescenti attese di nuovi rialzi dei tassi da parte della Fed. L’euro vale questa mattina 1,0586 dollari (-0,06%) e guadagna invece un po’ di terreno nei confronti dello yen a quota 157,66 (+0,03%).

Borse asiatiche in rosso con gli investitori preoccupati per la crisi del colosso immobiliare Evergrande e i suoi impatti sulla già claudicante economia cinese, mentre dai componenti della Fed continuano ad arrivare segnali sul fatto che la stretta monetaria non è ancora finita e un nuovo rialzo dei tassi potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Tokyo cede l’1%, Hong Kong lo 0,9%, Seul l’1,2% e Sydney lo 0,5% mentre le Borse di Shanghai e Shenzhen arretrano dello 0,3%, con il comparto immobiliare ancora sofferente. In calo anche i future sull’Europa e Wall Street.

I listini devono digerire i nuovi massimi da 16 anni segnati dai Treasury: il rendimento del decennale americano è salito di 11 punti base, fino al massimo del 4,548%, con il mercato che sta ancora prendendo le misure alle nuove indicazioni di Fed e Bce sui tassi. Il petrolio è in calo per la seconda seduta consecutiva (-0,5%), con il Wti a quota 89,22 dollari al barile e il brent a 92,77 dollari, mentre la stretta monetaria rischia di rallentare l’economia. il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha detto di aspettarsi un aumento dei tassi quest’anno alla luce della robustezza dell’economia americana, contribuendo alla forza del dollaro (+0,1% a 1,058 sull’euro), mentre Christine Lagarde ha ribadito che in Europa il costo del denaro resterà alto a lungo.

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