Politica

Lombardia, Moratti chiama Bonaccini e Zaia: “Macroregione insieme”

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MILANO – “Correrò da indipendente ma non sarò da sola. Sarò sostenuta da liste civiche, Italia Viva, Azione e Viva. E poi le ultime tornate elettorali hanno dimostrato che le alleanze sono sì importanti ma che c’è una grande mobilità dell’elettorato. E in Italia c’è una grande area liberale e riformista che non si ritrova nell’attuale centrodestra e in una posizione polarizzata a sinistra. Oggi per i cittadini contano la concretezza dei programmi e la non dipendenza dalle segreterie di partito”. Lo afferma la candidata autonoma e del Terzo Polo alla presidenza della Lombardia Letizia Moratti, in una intevista a la Stampa nella quale svela che “all’inizio dell’estate Letta, e poi molti altri nel centrosinistra, erano pronti ad appoggiarmi ma poi non è successo”.

Perchè in quell’area “c’è qualcuno che ancora non mi perdona lo scontro con Pisapia, ma ormai sono passati quindici anni e forse si può guardare un pò più avanti…”. Da questo punto vista, Moratti chiama al confronto e alla collaborazione tanto Stefano Bonaccini come Luca Zaia. “Una Lombardia autonoma – dice – deve guardare a una macroregione con il Veneto di Zaia e l’Emilia Romagna di Bonaccini per puntare a pesare ed essere determinante per l’Unione Europea dei popoli e dei territori più che degli Stati”. E se poi ad appoggiarla fosse un pezzo della Lega bossiana “braccia aperte: penso – afferma – che all’interno della Lega il livello di insofferenza verso la deriva politica centralista sia alto. Nel mio programma il tema dell’autonomia ha un ruolo di rilievo: sarebbe ora di svegliarsi”.

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