Musica

Marcus Miller, vera e propria icona del jazz contemporaneo

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NEW YORK – Marcus Miller figura tra i più grandi musicisti contemporanei, vera e propria icona del jazz. Parliamo di uno dei più importanti bassisti al mondo, compositore, nonché uno dei musicisti che può vantare una carriera straordinaria a livello internazionale. Definito come uno degli artisti più influenti del nostro tempo, Marcus Miller sale alla ribalta come bassista della band di Miles Davis. Noto per la sua abilità straordinaria nel suonare il basso e il suo eccezionale talento come compositore e produttore, ha una carriera di oltre trent’anni all’apice del successo, tanto da aver vinto numerosi premi prestigiosi, tra cui due Grammy Award, l’Edison Award e il Victoire du Jazz, e nel 2013 è stato nominato Artista per la Pace dall’UNESCO.

Con la sua band composta da Anwar Marshall, alla batteria, Donald Hayes, al sax, Xavier Gordon, alla tastiera, Russell Gunn, alla tromba, Miller, al basso, porterà sul palco tutta l’energia e la passione che lo contraddistinguono. Con il suo stile unico, una combinazione di funk, groove, soul e pura tecnica, Miller è diventato un punto di riferimento per i bassisti di jazz, R&B, fusion e soul, tanto che il Bass Player Magazine lo ha inserito nella top ten dei bassisti jazz contemporanei.

Il suo inconfondibile suono di basso è presente in una vasta gamma di successi musicali, collaborando con artisti del calibro di Bill Withers, Luther Vandross, Chaka Khan, David Sanborn, Herbie Hancock, Eric Clapton, Aretha Franklin, George Benson, Elton John e Bryan Ferry, solo per citarne alcuni. La sua profonda relazione professionale e personale con Miles Davis, con cui ha suonato nella band negli anni ’80, ha portato a una collaborazione di grande successo e ha contribuito alla creazione di tre album acclamati dalla critica, tra cui l’innovativo “Tutu”, di cui Miller è stato produttore, arrangiatore e compositore. L’album e il brano omonimo sono considerati contributi significativi alla musica jazz contemporanea e hanno vinto due Grammy Award.

Oltre alla sua carriera di musicista, Marcus Miller ha dimostrato il suo talento come compositore per film e televisione, con una lunga lista di successi, tra cui la hit “Da Butt” per il film “School Daze” di Spike Lee. Le sue colonne sonore hanno accompagnato oltre 20 film urbani di successo, tra cui “Boomerang”, “Above The Rim”, “Two Can Play That Game”, “This Christmas” e “Good Hair”. Ha anche creato le musiche per la popolare serie TV “Everybody Hates Chris”.

Più recentemente Miller ha composto la musica per il film “Marshall” candidato all’Oscar nel 2017 diretto da Reginald Hudlin e interpretato da Chadwick Boseman, nel ruolo del giovane Thurgood Marshall e dal vincitore dell’Emmy award Sterling Brown per la serie “This Is Us”. Il film è stato vincitore nel 2017 del Chicago International Film Festival Award, dell’African American Film Critics Award, dell’Hollywood Film Festival Award ed ha ricevuto la nomination nell’Image and Critics Choice Award e 5 nomination per il NAACP.

Attualmente, Miller conduce due programmi radiofonici settimanali, uno per l’America e uno per l’Inghilterra, intitolati rispettivamente “MillerTime” su SiriusXM e “TransAtlantic Jazz With Marcus Miller” su JazzFM di Londra. Come leader di band da oltre 20 anni, Miller ha pubblicato una dozzina di album, facendo tournée mondiali con giovani talenti musicali e portando avanti l’eredità lasciata da Miles Davis, Herbie Hancock e Wayne Shorter. Interprete, compositore, produttore e arrangiatore, è acclamato da circa 10 anni con i suoi progetti musicali, tra cui “The Sun Don’t Lie” (feat. Miles Davis, Herbie Hancock e Wayne Shorter), “Tales” (feat. Me’Shell NdegèOcello e Q-Tip), “Silver Rain” (feat. Eric Clapton), “Free” (feat. Corinne Bailey Rae), “A Night in Montecarlo” (feat. The Montecarlo Philharmonic Orchestra) e “Renaissance” (2012). Il suo album “M2” ha vinto il Grammy Award per il miglior album jazz contemporaneo nel 2001.

Nel 2015 Miller ha pubblicato “Afrodeezia”, un album ispirato al suo ruolo di portavoce dell’UNESCO per lo Slaves Routes Project, che incorpora influenze musicali provenienti dai paesi lungo la rotta atlantica degli schiavi. L’album è stato nominato ai Grammy Award nel 2016 come miglior album jazz contemporaneo. Il suo ultimo progetto, “Laid Black”, uscito nel 2018, è una suite per lo più strumentale che si basa sul viaggio di ritorno di “Afrodeezia”, incorporando elementi di Trap, Hip-hop, R&B e Gospel.

In merito al progetto, Miller ha dichiarato: “Dopo Afrodeezia, che mi ha portato in giro per il mondo, ho pensato che sarebbe stato interessante incorporare alcune delle influenze musicali contemporanee che ho incontrato”. Chiunque abbia ascoltato la musica di Miller o abbia vissuto l’esperienza dei suoi live, sente la presenza di tutte queste esperienze in questo album. La potenza del suo basso jazz/funk emerge in tutto il suo vigore spingendone i confini e portando il jazz a nuovi livelli. Miller, assieme alla sua band di giovani talenti, entusiasma, sfida e trasporta il pubblico.

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