Sport

Mourinho: “Sono il tecnico di cui si scrive di più al mondo, ci sarà un motivo”

Condividi

Josè Mourinho, The Special One.

Uomo che fa sempre notizia: persino nel giorno dell’annuncio della SuperLega ha monopolizzato l’attenzione con il suo licenziamento dal Tottenham.

Il tecnico portoghese si gode gli accordi con diverse testate e non è intenzionato a tornare in panchina al momento.

Lo spiega al Times, sottolineando come, nonostante tutto, è sempre sotto i riflettori…

La gente crede che non sono umile, ma sono uno che vende molto. Sono l’allenatore di cui si scrive di più al mondo, mi si guarda con occhi diversi. Sto facendo una vita normale, mi sento fresco e tranquillo, aspetterò prima di tornare, forse la prossima stagione può essere troppo presto. E devo aspettare non solo il club più giusto, ma anche di trovare la cultura ideale. Ora mi diverto a fare l’opinionista perchè posso fare la differenza. Io non voglio fare audience, non è il mio lavoro, mentre altri devono andare in una direzione particolare o esagerare ed essere aggressivi per farsi un nome. Io vado lì con due prospettive: la prima è per me stesso, visto che non sto lavorando, posso conoscere gente nuova. La seconda è per fare un servizio al calcio, dico quello che vedo senza avere secondi fini“.

Ho un grandissimo rispetto per le squadre in cui ho lavorato. Se gioca uno dei miei vecchi club normalmente tifo per loro, perchè ho ancora un rapporto con chi ci lavora e con i tifosi. Se il Real Madrid gioca contro una squadra che non mi dice nulla, chi spero che vinca? Il Real. Ma se il Real gioca con il Chelsea, come nelle semifinali di Champions? Allora tifo per gli amici. C’è la stessa gente di quando c’ero io? Lo stesso presidente? Lo stesso proprietario? Ho questa maniera professionale di vedere le cose e mi fa sentire a mio agio“.

Comment here