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Narcao: in pericolo i posti di lavoro all’ecomuseo di Rosas. Li Gioi (M5S) “Perchè la regione non ha vigilato?”

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E’ in serie difficoltà la gestione dell’EcoMuseo Miniere Rosas a Narcao, e i  i dipendenti in una lettera lo sottolineano “In questi mesi abbiamo visto e letto le d iverse “vedute” delle due fazioni caratterizzanti il Comune di Narcao, ma ancora oggi non abbiamo visto le stesse collabora re insieme per risolvere il “problema” Rosas. Allo stato attuale,siamo in passivo, tra ex dipendenti/dipendenti attuali con crediti diversi, vecchi fornitori, vecchi consulenti, erario, inps, inail, agenzia delle entrate, di più di 500mila euro .

Una precisazione va fatta, soprattutto con riferimento ai dipendenti e i loro crediti. E’ bene precisare che, a vario titolo, vi sono dipendenti che vantano solo 8 mensilità, come più volte sostenuto anche e soprattutto dalla minoranza, e poi ci sono gli altri, quelli che da più di 20 mesi non percepiscono stipendi. Sia chiaro,non è una situazione nata oggi, ma la precarietà è attribuibile già a diversi anni fa.

Oggi ci troviamo a far fronte all’immane burocrazia che tiene bloccato l’unico contributo che la Regione Sardegna ci ha concesso per la ripartenza post covid. Contributo attualmente nelle casse del Comne di Narcao, contributo che non è possibile avere, in quanto le varie cartelle di Inps, Inail, Agenzia delle Entrate (parliamo di rateizzi del 2018),non ci consentono di avere un DURC regolare. Purtroppo la situazione debitoria è di grande spessore e difficile da sanare, per cui con ferma autonomia, comunichiamo che a fa data da domani, GIOVEDI 19 MAGGIO 2022, il sito minerario di Rosas resterà CHIUSO,compresi tutti i servizi commerciali.

Confidiamo ora nelle istituzioni, a partire dalla Regione Sardegna, dal Parco Geominerario, dal Comune di Narcao,da tutti i Comun i limitrofi,che vedono Rosas come volano per lo sviluppo turistico ed economico di tutto il territorio, e anche tutti i  privati che volessero dar sostegno ed evitare la chiusura.”

A far luce sulla situazione interviene il consigliere del M5S Roberto Li Gioi che in una nota scrive “La  disperazione dei lavoratori è esplosa soltanto ieri ma le ragioni di questa legittima protesta vengono da lontano: i conti del Consorzio del Parco Geominerario, socio dell’Associazione Miniere Rosas con il Comune, erano in condizioni disastrose e facevano acqua da tutte le parti già da tempo. L’otto aprile 2021 la Corte dei Conti, nella relazione finale sulla gestione finanziaria dell’Ente, evidenziava una lunga serie di criticità allarmanti nei rapporti con l’Associazione: mancanza di documentazione giustificativa a fronte dei contributi per i progetti da realizzare; mancato controllo degli adempimenti fiscali e contributivi, nonché del rispetto della normativa sulla tracciabilità dei pagamenti; mancata rendicontazione con contabilità separata per ciascun progetto; carenza nella rendicontazione sull’intervento relativo al museo archeologico”.

Li Gioi attraverso un’interrogazione al Presidente della Regione e all’assessora al Lavoro Zedda si chiede “Perché la Regione non ha posto la dovuta attenzione nonostante i rilievi della Corte dei Conti?”, ma soprattutto vorrebbe sapere “le azioni messe in campo dalla Regione per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto delle tempistiche di versamento delle quote societarie da parte del Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.”

Fonte: comunicati stampa

 

 

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